Lonesome Dove by Larry McMurtry

autore:Larry McMurtry [McMurtry, Larry]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
ISBN: 9788858427354
editore: Einaudi
pubblicato: 2017-02-13T05:00:00+00:00

56.

Augustus era irritato con se stesso per non aver seguito meglio le tracce. Aveva scommesso che Blue Duck sarebbe andato a ovest, quando invece aveva attraversato il Red River e puntato dritto verso nord. Era il genere di scommessa che Call non avrebbe mai fatto. Call avrebbe seguito le tracce sino alla fine, o almeno avrebbe lasciato che lo facesse Deets. Lungo il Canadian il terreno era impervio e frastagliato, e Augustus si spostò un po’ piú a sud, dove le pianure si appiattivano. Voleva risparmiare il cavallo il piú possibile.

Cavalcò verso est tutta la mattina, con un cattivo presentimento. Aveva avuto intenzione di prendere Blue Duck in un giorno, ma non ci era riuscito. Il bandito aveva viaggiato piú veloce di lui. Viaggiare in quel modo doveva essere stato terribile per Lorie. Avrebbe dovuto farsi prestare la giumenta di Call, ma gli era venuto in mente troppo tardi. A quest’ora Lorie poteva essere morta, o rovinata. Da ranger Augustus aveva aiutato a trarre in salvo dai Comanche diversi prigionieri e spesso il salvataggio avveniva troppo tardi, se i prigionieri erano donne. Di solito avevano perso la testa e volevano soltanto morire, e il piú delle volte lo facevano, non appena tornavano in mezzo a gente che gli permetteva di farlo.

Stava pensando a Lorie quando lo attaccarono gli indiani. Non sapeva da dove fossero sbucati, perché si trovava in mezzo a una pianura perfettamente uniforme. Per prima cosa udí un piccolo suono tagliente e le pallottole sfrecciarono nell’erba a una decina di metri dal suo cavallo. In seguito, il sibilo delle pallottole che tagliavano l’erba gli sarebbe rimasto piú impresso del rumore degli spari. Ancora prima di sentirli, Augustus lanciò il cavallo al galoppo sfrenato verso sud. Gli sembrava che ci fossero dieci o dodici indiani, ma gli premeva di piú riuscire a sfuggirgli che contarli. In pochi minuti capí che non ci sarebbe riuscito. Aveva sforzato troppo il cavallo e stava già perdendo terreno.

Il terreno da perdere non mancava. Aveva sperato in un ruscello, un argine o una gola – un posto in cui scendere e organizzare una difesa –, ma la prateria si stendeva piatta a perdita d’occhio. Prese in considerazione l’idea di voltarsi e andare alla carica; se ne ammazzava tre o quattro, forse si sarebbero scoraggiati. Ma bastava che tra di loro ci fosse anche un solo uomo dotato di buon senso e avrebbe sparato al cavallo, e per lui sarebbe stata la fine.

Scorse qualcosa di bianco sulla prateria, verso est, e si diresse lí: erano soltanto ossa di bisonte, un altro posto dove avevano massacrato una mandria numerosa. Galoppando tra le ossa, Augustus vide una conca dove molti bisonti si erano sdraiati e si erano rotolati nella terra. Era soltanto un lieve avvallamento, non piú profondo di trenta centimetri, ma Augustus decise che non avrebbe trovato di meglio. Gli indiani erano in ritardo su di lui di un minuto appena. Balzò giú, prese il fucile e le cartucciere e li gettò nella conca. Poi sguainò

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