Magia e tecnica. La ricostruzione della realtà by Federico Campagna

autore:Federico Campagna [Campagna, Federico]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2021-06-14T07:58:50+00:00

Se si tratta d’intendersi e di comunicare con gli altri, io posso ovviamente far uso solo dei mezzi umani, di cui dispongo perché io sono anche uomo, oltre a essere me stesso. E in realtà solo in quanto uomo ho dei pensieri, in quanto io, invece, sono al tempo stesso privo di pensieri, spensierato. Chi non sa sbarazzarsi di un pensiero è, in questo, solo uomo, è schiavo del linguaggio, di questa istituzione umana, di questo tesoro di idee umane. Il linguaggio o la parola ci tiranneggiano nel modo più brutale perché sollevano contro di noi un intero esercito di idee fisse. Osserva per una volta te stesso mentre pensi e ti accorgerai che puoi procedere nei tuoi pensieri solo perché resti a ogni istante senza pensieri e senza parole. Non solo, per esempio, nel sonno, ma persino nella più profonda concentrazione del pensiero, tu sei senza pensiero e senza parole, anzi: sei così soprattutto allora. E solo grazie a questa assenza di pensieri, a questa misconosciuta libertà di pensiero, ossia libertà dal pensiero, tu appartieni a te stesso. Solo partendo da essa arrivi a usare il linguaggio come tua proprietà.141

Con un ulteriore passo nella progressione della sua argomentazione, Stirner propone di tramutare la relazione tra ineffabile e linguaggio in una relazione di proprietà. L’Unico ineffabile mantiene il proprio primato ontologico e la propria indipendenza, riducendo il linguaggio a un contenitore attraverso il quale può, per quanto parzialmente, manifestare se stesso nella vita sociale.

Il rapporto fra l’ineffabile come vita e tutto ciò che viene catturato dal linguaggio, nonché il linguaggio stesso, è un rapporto di proprietà: la legittimità delle categorie linguistiche (quali sono le istituzioni sociali) è misurata in base alla sua utilità in termini di automanifestazione dell’ineffabile. Inutile dire che questa è una relazione completamente differente da quella che abbiamo visto nella cosmologia della Tecnica, dove ogni singolo residuo di esistenza era ridotto alla sua funzione di attivatore di posizioni linguistiche.

L’esperienza del miracoloso inaugura perciò la “scoperta” dell’ineffabile da parte nostra, in quanto entità linguistiche. Inizia così anche la trasmissione del proprio ritmo da parte dell’ineffabile al regno del linguaggio. Nella prossima ipostasi cosmogonica della Magia, vedremo come questo ritmo va a influenzare profondamente ogni singolo aspetto della realtà, dalla sua dimensione epistemologica alla sua dimensione etica.

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