Maya by Gaarder Jostein

Maya by Gaarder Jostein

autore:Gaarder Jostein
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-03-05T05:00:00+00:00


Qualche ora dopo, mi trovavo a tavola con Laura, John e Mario.

Tutti i tavolini erano apparecchiati e sarebbero arrivati ancora molti ospiti nel corso della serata.

Bill era entrato nel ristorante subito dopo che Laura aveva offerto il posto vicino a noi al velista italiano. Preso atto, a malincuore, che il tavolo era al completo, il vivace americano venne messo a sedere accanto a persone che non conosceva. Ma non era stato sfortunato; di lì a poco si sarebbe saputo che si trovava accanto al celebre Kapena, a sua moglie Roberta e a un tipo divertente di nome Harvey Stolz.

Kapena, un tizio robusto dal volto abbronzato, zigomi alti e grossi denti bianchi, era l'attrazione della serata. Originario delle Hawaii, era un famoso pescatore subacqueo: all'età di soli ventitré anni aveva vinto il primo premio al Lahaina Jackpot Tournament, issando a bordo della sua barca un marlin di ben 480 chili. All'età di trentacinque anni, si era ritirato, trasferendosi a Taveuni; portava i turisti a pescare nello stretto di Somosomo sulla Makaira, una barca all'avanguardia. Durante la mattinata aveva pescato il pesce che avremmo mangiato quella sera: era il suo contributo al gnusede della serata. Anche Kai, il cuoco di Maravu, si trovava sulla barca e aveva cucinato il pesce a regola d'arte. Fu Bill a presentarci Kapena, Roberta e Harvey nel corso della serata, e così fummo involontariamente coinvolti in questioni tecniche che potevano interessare soltanto un ingegnere petrolifero e un pescatore subacqueo.

Ana e José erano proprio all'altro capo del ristorante, insieme con Mark ed Evelyn. Al momento di prendere posto, avevano dato l'impressione di volersi assolutamente sedere accanto alla giovane coppia di americani. Forse era il loro modo di appartarsi.

Dopo cena, apparvero un'orchestra e un coro. Erano in parte composti da personale impiegato a Maravu, come i giardinieri Sepo, Sai e Steni, il barista Enesi e le cameriere Kay e Vere, ma c'erano anche altri musicisti, provenienti dai vari villaggi. Accompagnandosi con chitarre e ukulele, suonarono languide canzoni a più voci su Tagimoucia, Maravu e su tutti gli ospiti giunti attraverso le nuvole da cieli lontani. Si produssero anche in varie meke. La meke è un tipo di danza popolare tradizionale in cui da seduti, facendo ricorso alla musica, alla mimica e a decisi movimenti delle mani, si narrano le leggende delle Figi.

Dopo la danza, Jochen Kiess venne al nostro tavolo per invitarci a prendere parte alla cerimonia del kava. Il kava, o yaqona, è una bevanda alcolica ottenuta dalla radice della pianta delle piperacee Piper methysticum e ha un effetto leggermente soporifero. Si serve da una grande coppa e si beve da noci di cocco tagliate a metà. John l'aveva già assaggiata e declinò l'offerta, ma Laura aveva letto sulla «Lonely Planet» che non ci si poteva astenere dal partecipare alla cerimonia: sarebbe stato davvero scortese. Ben presto Laura, Mario e io ci trovammo seduti sul pavimento davanti alla coppa di kava. Ogni volta che a qualcuno veniva offerta una mezza noce di cocco, si applaudiva e si urlava un: «Bula!»

Non aveva un buon sapore.



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