Mezzanotte a Parigi by dan Franck

Mezzanotte a Parigi by dan Franck

autore:dan Franck [Franck, dan]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: archivio ladri di biblioteche
pubblicato: 2012-11-01T20:19:00+00:00


Brassaï

Bisogna pure sopravvivere. Desnos sente una responsabilità particolare nei confronti di Youki, che Foujita gli ha affidato dieci anni prima, al momento di lasciare la Francia per sfuggire al fisco. All’epoca lei si vestiva da Schiaparelli, girava in una decappottabile Delage con tanto di autista, abitava in una residenza dalle parti del parc Montsouris.

I tempi sono cambiati. Quando prestava servizio militare, il sergente Robert Desnos inviava lettere rassicuranti alla moglie: non doveva preoccuparsi, la guerra non sarebbe stata lunga, lui avrebbe trovato subito lavoro al suo ritorno... La supplicava di stare alla larga dal Café de Flore e dalle sue polveri tentatrici. Lui stesso si era disintossicato dall’oppio che consumava dai tempi della storia platonica con Yvonne Georges, una cantante di cabaret che amò senza essere ricambiato fino alla sua morte, nel 1930.

Poco dopo era arrivata Youki. Lui, che aveva conosciuto poche donne prima di lei, si era vanamente sforzato di offrirle tutto ciò che le aveva dato Foujita. Ma i grandi sarti non erano più così grandi, e le serate nei locali alla moda erano diventate più rare. Sulla linea di un fronte immobile e invisibile, Desnos paventava che sua moglie non commettesse qualche sciocchezza mentre aspettava che lui tornasse. E

persino che non lo aspettasse nemmeno, lui che l’amava di un amore folle e soffriva tanto nell’immaginarla fra le braccia di qualcun altro.

Finita la sua drôle de guerre, aveva ripreso in mano la situazione matrimoniale. Cosa poteva fare? Cominciò a cercare nel mondo della radio: lui e la radio avevano esordito quasi in contemporanea, negli anni Venti e Trenta, quando la sua voce, riconoscibile fra mille altre, faceva la felicità dei primi ascoltatori di Radio-Paris. All’epoca Desnos creava sketch e slogan pubblicitari. Negli anni precedenti la dichiarazione di guerra era stato impiegato in un’agenzia, Information et Publicité, che realizzava campagne pubblicitarie. La più nota fu quella creata per il

«Petit Journal»: si chiamava La complainte de Fantômas (Il lamento di Fantomas). Kurt Weill, che viveva a Parigi dopo la fuga dal nazismo, ne compose la musica. Alejo Carpentier, che Desnos aveva conosciuto all’Avana, era responsabile della direzione musicale. Antonin Artaud ricopriva il ruolo di Fantômas, di cui scriveva le battute insieme a Robert Desnos. Fu un successo strepitoso. In quei giorni la Francia tutta intera canticchiava i lamenti del personaggio creato da Souvestre e Allain.

Poi Desnos condusse un programma quotidiano – basato sulle battute umoristiche, i giochi di parole, i calembour inventati dal poeta durante gli anni del surrealismo – che fece la gioia di migliaia di ascoltatori. Desnos creava delle scene, vi aggiungeva la musica, lanciava slogan pubblicitari in un linguaggio sorprendentemente inventivo.

Fino alla dichiarazione della guerra fu responsabile di un programma settimanale, «La clé des songes» (La chiave dei sogni), nel quale gli ascoltatori raccontavano i propri sogni. «La clé des songes»

sparì con la mobilitazione del suo principale animatore.

Trentanovenne, Robert Desnos aveva creduto di poter evitare la coscrizione. Non solo per l’età ma anche per la sua miopia, incompatibile con il ruolo di soldato. Eppure fu spedito sulla



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