Mio fratello by Karin Smirnoff

Mio fratello by Karin Smirnoff

autore:Karin Smirnoff [Smirnoff, Karin]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Ponte alle Grazie
pubblicato: 2022-04-26T17:14:39+00:00


Trentuno

Il piano superiore della casa di katarina era caldo e puzzava di chiuso. I fiori nella camera da letto appassivano alla luce del sole che filtrava dalla finestra. Valutai se meritassero di vivere o morire. Ce n’erano dappertutto. Vasi con piante simili a palme sul pavimento qualche cactus e altre specie che sopportavano più o meno bene la sete. Non avevano fatto nulla di male. Le portai in giardino. Trovai loro un posto all’ombra e le annaffiai.

Ebbi la sensazione che in casa ci fosse stato qualcuno. Una sedia era stata spostata. Il mobiletto del bagno era vuoto ma non potevo affermare con certezza che in precedenza fosse pieno. Un tappeto era stato arrotolato e appoggiato alla parete dell’ingresso.

Le lettere nella ribalta c’erano ancora. Presi il cofanetto e lo appoggiai sul tavolo della cucina.

Passai il resto della giornata a svuotare gettare e pulire. Era un lavoro facile. I pensieri andavano e venivano senza attecchire. Le tre pile crescevano. Portai fuori sul portico la roba da buttare.

Quando eravamo bambini magnus abitava in quella che sarebbe poi diventata la casa di katarina. Gli avevamo affibbiato un nomignolo come a caramella supersture e rockerragnar.

Figusmagnus aveva una famiglia numerosa. I suoi genitori parlavano finlandese. Facevano la sauna in continuazione.

Avevamo fatto a gara per farci notare da lui fin dal primo semestre dell’ottava classe e ormai le vacanze estive erano alle porte. Ogni tanto ci rivolgeva la parola. Il più delle volte no.

Figusmagnus era più interessato al calcio che alle ragazze. E mentre se ne fregava sia di me che di katarina i giorni passavano.

Qualche settimana prima della fine della scuola mi ero beccata l’influenza. Quando ero tornata in classe figusmagnus e katarina stavano insieme.

La mia invidia non conosceva confini. Mi bruciava dentro come una febbre. Non riuscivo a tollerare la loro vista. Distoglievo lo sguardo e fingevo di non sentire quando katarina mi parlava.

Mi aveva perfino scritto una lettera che io non avevo mai aperto.

Camminavano mano nella mano nel cortile della scuola. Sedevano fianco a fianco a lezione. Si sbaciucchiavano davanti a tutti ed erano così innamorati da mettere in imbarazzo gli insegnanti.

Ero sconvolta. Dentro di me ribollivano sentimenti destinati a esplodere. Volevo piacere a qualcuno. Volevo piacere a figusmagnus. E volevo piacergli per ferire katarina.

Così avevo messo in giro la voce che fosse andata a letto con andreas. E andreas che era da sempre innamorato di lei era stato al gioco dietro compenso.

Naturalmente la cosa non poteva essere provata ma nemmeno smentita. Niente fumo senza fuoco. Il fuoco ero io e bruciavo. E presto anche katarina sarebbe bruciata come un falò della notte di valpurga. Quasi mi faceva pena. Si era rifiutata di rimettere piede a scuola e quando al termine della nona classe aveva fatto ritorno non era più la stessa. Non era diventata adulta solo a livello fisico ma in tutto il suo essere.

Mi aveva accusato di averle rovinato la vita.

E chi è stato a cominciare avevo ribattuto io.

A dire il vero avevo pensato di tornare indietro seguendo lo stesso tragitto ma non mi andava di ripassare per la dimora di jakobstenvall.



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