Missioni segrete by Comandante Alfa

Missioni segrete by Comandante Alfa

autore:Comandante Alfa [Alfa, Comandante]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, Historical
ISBN: 9788830451193
Google: tTlMDwAAQBAJ
editore: Longanesi
pubblicato: 2018-02-28T23:00:00+00:00


V

La forza della parola

Il Gis ha indubbiamente la capacità di adeguarsi ai tempi. Noi che siamo stati i primi e che amiamo definirci «soci fondatori» abbiamo avuto come killing house una struttura realizzata artigianalmente con tubi Innocenti, corde e porte «recuperate» (ma il termine esatto è «rubate») di notte in un sanatorio abbandonato alla periferia di Livorno. Le prime fondine a estrazione rapida le abbiamo comprate al mercatino americano e i nostri primi canapi per la discesa dagli elicotteri erano corde acquistate nei negozi di attrezzature per gli sport alpini o addirittura prese dalle barche ormeggiate in porto. Oggi gli operatori del Gis possono esercitarsi in una killing house con pareti rivestite di gomma speciale per l’assorbimento dei proiettili, aspiratori per eliminare il fumo delle armi, videocamere piazzate negli angoli per riprendere gli addestramenti. Hanno a disposizione armi e attrezzature sofisticate che continuano però a migliorare con soluzioni a volte davvero fantasiose per adattarle alle esigenze dei diversi tipi di intervento. Una delle intuizioni più geniali è stata quella del «cannone ad acqua» che in realtà non è poi un cannone ma semplicemente un cilindro metallico colmo d’acqua al cui interno è sistemata una particolare carica esplosiva la cui composizione è tuttora segreta. È un ordigno che sfrutta l’impossibilità di comprimere l’acqua. Lo usammo il 17 luglio del 2009 a Bosco di Nanto, un paesino in provincia di Vicenza, dove eravamo intervenuti per stanare un pensionato di ottantaquattro anni, Battista Zanellato, che aveva ucciso con un colpo di fucile un tenente colonnello dei carabinieri, il comandante del Reparto Operativo di Vicenza, Valerio Gildoni. Il figlio dell’anziano, accortosi che l’uomo, da tempo terrorizzato dall’idea di essere derubato, dava segni di squilibrio mentale, aveva telefonato al medico per farlo visitare e prescrivere un eventuale ricovero in ospedale. Quando l’anziano si era rifiutato di aprire la porta al dottore il figlio aveva chiesto l’intervento dei carabinieri della stazione di Bosco di Nanto. I militari però erano stati accolti a fucilate dall’uomo che nel frattempo si era barricato nella sua abitazione, una casetta a due piani. Il tentativo di convincerlo ad arrendersi era sfociato nell’uccisione dell’ufficiale. A mezzanotte una squadra del Gis fece irruzione nell’abitazione dopo aver fatto saltare la porta con il cosiddetto «cannone ad acqua» che pur riuscendo ad abbattere ostacoli consistenti non comporta eccessivi rischi per l’incolumità delle persone che sono all’interno di un locale. Anche a Bosco di Nanto gli operatori furono all’altezza del codice morale del reparto, catturando l’anziano senza torcergli un capello. Nonostante avesse ucciso un ufficiale dell’Arma.

Nel costante sforzo per migliorare al massimo gli interventi attraverso nuove tecniche rientra anche la sperimentazione, recentemente avviata in collaborazione con il Centro Carabinieri Cinofili di Firenze, di cani d’assalto che potrebbero essere impiegati a supporto delle squadre operative negli assalti a persone barricate in un edificio, su un treno, su un autobus o sugli aerei. Come gli operatori naturalmente anche i cani hanno dovuto sottostare a una selezione rigorosa: alla fine sono stati scelti esclusivamente quelli di razza Malinois, i comuni pastori del Belgio.



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