Morning Glory:.Il Britpop in 101 canzoni by Roberto Oliva

Morning Glory:.Il Britpop in 101 canzoni by Roberto Oliva

autore:Roberto Oliva [Oliva, Roberto]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Music, General
ISBN: 9788892772465
Google: aqjNEAAAQBAJ
editore: Arcana
pubblicato: 2023-07-25T22:00:00+00:00


52. Like Dylan in the Movies, Belle and Sebastian

• dall’album IF YOU’RE FEELING SINISTER, 1996

• la frase: “Non vogliono i tuoi soldi, ragazzo / Vogliono te”

• parole di: Stuart Murdoch

• la curiosità: il titolo si riferisce a Bob Dylan, in particolare a Don’t Look Back, documentario del 1967 sul cantante statunitense.

Le influenze dei Belle and Sebastian sono molto varie, tanto che alla fine la band scozzese finisce per assomigliare solo a se stessa: ad ogni modo, ci sono diversi artisti che per Murdoch e soci sono un riferimento, da Nick Drake agli Smiths, dai Kinks fino a leggende come Bob Dylan.

E proprio al vincitore del Nobel per la Letteratura 2016, anzi a un celebre film su di lui, è ispirata Like Dylan in the Movies, uno dei pezzi di punta di IF YOU’RE FEELING SINISTER.

Lisa’s kissing men like a long walk home

When the music stops

Take a tip from me, don’t go through the park when you’re on your own

It’s a long walk home

If they follow you, don’t look back

Like Dylan in the movies

On your own, if they follow you

It’s not your money that they’re after, boy, it’s you

Lisa bacia gli uomini, per lei è come una passeggiata verso casa

Quando all’improvviso la musica si ferma

Accetta un consiglio, non attraversare il parco quando sei da solo

Per arrivare a casa c’è molto da camminare

E se qualcuno ti segue, non guardarti indietro

Come Dylan in quel film

Se ti stanno seguendo quando sei solo

Ragazzo, non vogliono i tuoi soldi: vogliono te

Archi e xilofono, basso, batteria e chitarra, tutto perfettamente in equilibrio in questo racconto di amore e paranoia. In pochi versi Stuart Murdoch evoca una sua passeggiata notturna nel Kelvingrove Park, un parco particolarmente buio di Glasgow che ogni sera doveva attraversare per tornare a casa: il tutto si svolge dopo un appuntamento romantico con una certa Lisa, perciò la preoccupazione per gli strani individui appostati nell’ombra che potrebbero iniziare a seguirlo si mischiano alle fantasie romantiche sull’incontro appena avvenuto.

A quel punto, per una serie di associazioni, a Murdoch viene in mente Don’t Look Back, il documentario cult sul tour inglese di Bob Dylan del 1965.

Molte scene di quel film vennero girate nel backstage, come una sorta di Grande Fratello che ti segue ovunque ma che non devi mai voltarti indietro a guardare (da cui il titolo); Dylan sembra sempre occupato a evitare l’adorazione di fan troppo invadenti, e l’intero documentario sembra far emergere un tratto della sua personalità che lo lega ancora di più alla canzone: la paranoia.

In una scena in particolare il cantante, chiaramente su di giri, litiga con un tizio in un albergo accusandolo di aver gettato una bottiglia di vetro dalla finestra e di voler far ricadere la colpa su di lui: a un certo punto Dylan urla “Look, I don’t care who did it, man, I just wanna know who did it!” (“Ascolta, non me ne frega niente di chi ha buttato giù la bottiglia, voglio solo sapere chi è stato!”).



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