Non dirlo a nessuno by Alessio Russo

Non dirlo a nessuno by Alessio Russo

autore:Alessio Russo [Russo, Alessio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2023-05-04T12:00:00+00:00


5

Tom

Leo cammina in equilibrio sul bordo bianco di un marciapiede, tiene le braccia larghe per non cadere, gioca a restare prima su un piede solo e poi sull’altro, cambiandolo con un saltello. Si sbilancia ed è costretto a scendere dal marciapiede, ma l’imprecazione che gli stava salendo alle labbra si trasforma in un sorriso appena guarda di nuovo in avanti. Si avvicina alla banchina del capolinea del tram vicino alla stazione Garibaldi, dove è seduto Tom, che alza uno sguardo sorpreso su di lui.

«Come mi hai trovato?» chiede.

«E chi ti dice che ti stavo cercando?» Mentre risponde, Leo riflette: lo stava cercando? Può darsi. Mentre si allontanava di corsa da Simo, non aveva deciso volontariamente di andare in cerca di Tom; eppure, i suoi passi l’avevano condotto alla stazione più vicina, come se il suo subconscio avesse deciso di puntare verso il posto in cui fosse più probabile incontrarlo, ovvero quello in cui qualcuno che ha bisogno di tornare a casa può salire su un mezzo. A ogni modo, che lo stesse cercando o meno non è importante: è solo contento di aver avuto quel colpo di fortuna.

«Ah, e che ci fai qui, allora?»

«Aspetto un tram, non si vede?»

«Bene, sei nel posto giusto.»

«Aspetto il tram che ti permette di viaggiare nel tempo e di andare dove preferisci. E io voglio tornare a prima che mi comportassi da stronzo con te.»

«Quel tram passa solo a mezzanotte, te l’ho detto. Ormai l’hai perso.»

«È un peccato, perché allora vuol dire che me la dovrò fare a piedi, ma è bella lunga e non ho voglia di stare da solo. Mi accompagni?»

Tom non riesce a resistere e quella battuta gli strappa un sorriso, ricambiato anche da Leo, che si trasforma in una fragorosa risata che contagia entrambi.

Insieme, i due ragazzi si incamminano verso ponte Garibaldi, camminano piano, non hanno nessuna fretta di arrivare non si sa dove.

«Non vedo lividi, mi pare sia andata bene» dice Tom, convinto che il peggio ormai sia passato.

«Non proprio. Sara è incinta.»

«Stai scherzando? Non ci posso credere.»

«Già, vorrei poter dire la stessa cosa.»

«Leo, mi dispiace. Ritiro tutto. Posso fare qualcosa per te? Come stai?»

«Come voglio stare? Una merda.»

I due ragazzi si siedono su alcuni gradini, nel sottopassaggio del ponte. Alle loro spalle è disegnato un grande murale in cui un orsacchiotto di peluche vestito da punk, con il chiodo e una cresta colorata di verde, canta su un palco stringendo un microfono.

Tom osserva il graffito e per un momento capisce con estrema chiarezza la condizione del peluche, a cui si sente molto simile: in quanti, guardandolo, non scommetterebbero un euro su di lui? In quanti lo considererebbero un ragazzino senza palle e senza spina dorsale? Però lui questa notte, invece, ha capito di essere proprio come quel piccolo orsacchiotto con la cresta, capace di tirare fuori una forza inaspettata e inarginabile, una forza capace di trascinare un mondo intero.

«Una volta sono uscito con un tipo fidanzato. Cioè, non lo sapevo prima, me lo ha rivelato lui al secondo drink. Lui sembrava non avere nessun problema e allora non me lo sono fatto nemmeno io.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.