Non ho amato mai nessuna come te. Viaggio attraverso la solitudine by Gaetano Zingales

Non ho amato mai nessuna come te. Viaggio attraverso la solitudine by Gaetano Zingales

autore:Gaetano Zingales [Zingales, Gaetano]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788897770695
editore: Leucotea
pubblicato: 2016-02-01T23:00:00+00:00


“Mia amata, oggi ho nuovamente rischiato di non poterti più abbracciare. Mi sono trovato, infatti, nel mezzo di un conflitto a fuoco tra terroristi, probabilmente integralisti musulmani, e militari israeliani, in una zona abitata della città di Gerusalemme. La gente fuggiva per cercare di salvarsi dalle armi micidiali che crepitavano a più non posso facendo volare centinaia di proiettili verso obiettivi che non era facile colpire. Vidi in mezzo a quest’inferno un bimbo di pochi anni, che, essendo sfuggito alla presa della mano della madre, piangeva: le lacrime mi hanno sempre rattristato, ma quelle degli innocenti mi procurano un dolore indicibile. Mi sei venuta in mente tu, che hai perso un figlio nostro, anche se ancora in embrione, pochissimo tempo addietro. Come puoi annotare, la cosa la do per certa. Questa visione ha fatto scattare in me la molla di gettarmi a capofitto, noncurante del pericolo, per salvare quel bambino: non è stata un’azione eroica - così invece definita dal comandante militare del presidio -, ma semplicemente un gesto d’amore, che può compiere solo chi è inondato da un simile sentimento. Ed io lo sono perché ho te.

Sapessi quanta e qual è stata la gioia di quella giovane madre quando le consegnai il suo figlioletto, vivo. In quel volto, un bel volto di donna orientale, vidi te, mia fanciulla, illuminata da quella bellezza che ancora di più s’accentua quando sorridi di felicità; vidi te, madre, stringere tra le braccia una nostra futura creatura; vidi te, donna, esprimere la tua gioia per la luce d’amore che t’investe, che insieme c’involge. La gratitudine, che il volto di quella madre, non so se ebrea oppure palestinese, voleva esprimermi, non permettendole il suo stato emotivo di potere articolare una parola, mi fu manifestata con una fugace carezza, con la quale lei ha voluto gratificare la mia guancia. Ed adesso, non ti fare prendere dalla gelosia per quel che ti dirò: in quell’istante, ancora sotto la scarica di adrenalina, il brivido che intimamente ho percepito non è stato quello, a me già familiare, e più gradito, della tua mano, che mi viene trasmesso quando tu mi guardi intensamente, fisso, negli occhi, bensì un’intensa gioia per aver restituito ad una madre la felicità, prima smarrita.

A mente fredda, mi chiedo cosa avresti fatto tu se io, in quell’azione, diciamo pure di guerra, fossi rimasto gravemente ferito e menomato fisicamente o, peggio ancora, se ci avessi rimesso le penne. Al di là di un’intima reazione, che, nella ipotetica circostanza, si sarebbe potuta scatenare in te, quello su cui mi sono soffermato è il tuo futuro. Nella cui visione, il solo pensiero che tu potessi essere toccata fisicamente da un altro uomo mi ha sconvolto. Come sarà bello, invece, fra pochi giorni, essere nelle braccia l’uno dell’altra.

Credo che non sia noioso, né retorico ripetere che non esiste niente di più bello dell’amore tra due esseri: quando questi aspirano ad elevare, nel medesimo istante, la propria mente dalla quotidianità del contingente per godere insieme il tuffarsi del sole nell’orizzonte marino;



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