Novelle by Arthur Schnitzler

Novelle by Arthur Schnitzler

autore:Arthur Schnitzler
La lingua: ita
Format: mobi, epub
editore: Yorikarus @ TNTVillage
pubblicato: 2013-04-09T22:00:00+00:00


III

Giunto alla stazione, Robert salì in carrozza sotto una pioggia torrenziale, e subito diede al cocchiere l’indirizzo della sua precedente abitazione, quella che aveva disdetto prima della partenza; poi però, quando si rese conto del proprio errore, disse il nome del vecchio albergo dove aveva prenotato una stanza.

Situato alle spalle di una chiesa, fra gli alti e tetri palazzi del centro, l’edificio non aveva certo quell’aspetto simpatico e allegro con il quale gli alberghi più moderni sono soliti dare il benvenuto ai loro ospiti; tuttavia Robert lo aveva scelto non soltanto perché le sue risorse finanziarie, che pure erano ancora quasi intatte, non gli permettevano un soggiorno relativamente lungo in un albergo più moderno, ma soprattutto perché, in una stanza al quarto piano, aveva trascorso anni prima alcune ore prima in compagnia di un amico da tempo defunto la cui amante abitava lì. Stranamente l’immagine dell’albergo di cui conservava memoria era quella di un piccolo, antico palazzo, e invano cercò ora le tracce di uno sfarzo svanito che allora aveva potuto suscitare o favorire una simile illusione. Non c’erano né le artistiche decorazioni lungo la ringhiera in ferro delle scale, né sotto il soffitto dell’atrio si vedevano i rilievi barocchi che si era aspettato di trovarvi; e il tappeto delle scale, stretto e consunto, riluceva di un rosso porpora misero e scolorito.

Tuttavia la stanza che gli assegnarono, col soffitto alto e due grandi finestre, arredata in modo accogliente e con una bella vista sulla cupola della chiesa coperta da una patina verde, lo riconciliò con la prima misera impressione. Si fece portare su le valigie e, tanto per conferire alla stanza d’albergo una leggera parvenza di intimità, tirò subito fuori alcune cosucce personali, come la custodia per la carta da lettere, il tagliacarte, il posacenere e altri simili oggettini che soleva portare sempre con sé, anche quando era in viaggio. Poi andò nella stanza da bagno che, si vedeva chiaramente, doveva essere stata in passato uno sgabuzzino inutilizzato, trasformato per l’uso attuale solo dopo che erano state riconosciute, sia pure con riluttanza, le necessità dei tempi moderni. Una lampada giallognola fissata al soffitto diffondeva una luce fioca nella stanza senza finestre e lo specchio oblungo, appeso al muro in una semplice e vecchia cornice dorata, era attraversato da un’incrinatura in tutta la sua lunghezza. Com’era sua abitudine, Robert si trattenne abbastanza a lungo nel bagno, poi, il ruvido accappatoio bianco gettato sulle spalle, andò allo specchio e trovò che il viso sottile e senza barba era freschissimo e addirittura abbastanza giovanile per i suoi quarantatré anni. Stava già per allontanarsi contento, quando dal vetro appannato un occhio estraneo sembrò fissarlo in maniera enigmatica. Si accostò di più allo specchio e credette di notare che la palpebra sinistra pendeva più bassa della destra. Si spaventò un poco, fece un controllo con le dita, strizzò gli occhi, compresse energicamente le palpebre e le riaprì - ma la differenza rispetto alla parte destra rimase. Si vestì in fretta, andò al grande specchio a



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