Ostiawood by Daniele Orazi

Ostiawood by Daniele Orazi

autore:Daniele Orazi [Orazi, Daniele]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Solferino
pubblicato: 2024-04-15T00:00:00+00:00


Fake & Fraud

“Fake & Fraud” philosophy:

è l’opera l’arte non l’ego dell’artista

l’opera è rara e va protetta dalla rete

Fake & Fraud prediligono l’anonimato.

Sono le opere a rappresentarli.

Ma il segnale del disastro in arrivo, il segnale equivalente al sole e alla luna su Venezia, arriva mentre siamo già al dolce.

Il disastro in arrivo

«Oh, Andy, anche tu qui» dice una voce vagamente conosciuta. Mi giro, e c’è Rigoletto Biancolatte in compagnia di una famigerata figura minore del cinema italiano di serie B. Samu Ribolla non se ne accorge, ma appena vedono questo settantenne ormai cubico per quant’è grasso che cammina ansimando accanto a Rigoletto Biancolatte, questo rottame d’attore noto come Cesare Rebonato, Tina e Veronica sfiorano la più vicina posata metallica, e Orazio fa un gesto apotropaico molto discreto sotto il tavolo cercando di non farsi vedere.

Secondo me esistono tre tipi di persone: quelli che fanno la doccia bollente prima di coricarsi per lavare via il peso della giornata che si appresta a finire, quelli che si fanno la doccia gelata la mattina per caricarsi e affrontare la giornata con energia e quelli che la doccia no, meglio di no, rovina la pelle. Ecco: Rebonato, dall’olezzo che lo avvolge, temo sia di questa terza categoria.

«Conosci senz’altro Cesare» dice Biancolatte, «sai, lui interpreterà mio padre in una fiction di Rai Uno, un ruolo che mi ha trovato De Rossi, e siamo venuti qui a discutere del rapporto tra i nostri personaggi.»

«Buona discussione» gli dico sorridendo, e lascio questa straordinaria coppia padre-figlio a trascinarsi verso un tavolo vicino.

«Santo cielo» geme Orazio. «Proprio a fine serata…»

«Che è successo?» chiede Samu Ribolla.

Orazio non si fa pregare. «È successo che è comparso Cesare Rebonato, e lui, non sono dicerie, è vero, è accertato, è conclamato, porta sfiga. Una sfiga enorme, atomica, sistematica su ogni film o telefilm o fiction in cui qualche produttore disperato lo fa lavorare. È tremendo, è il bacio della morte.»

Tutti ridono e, lo ammetto, rido anch’io. Anche se non dovrei, con i miei trascorsi.

E così facendo attiro il karma su di me.

Orazio ha appena detto: «Andy, racconta di quella conferenza in cui Benny presentava la sua fiction su Berlinguer e un giornalista gli ha chiesto…».

Tina continua la domanda: «Berlinguer avrebbe mai immaginato di essere interpretato da un attore di nome Benito?».

Faccio appena in tempo a dire: «E Benny ha risposto…», quando mi suona il telefono.

Rispondo.

Ascolto quel che mi viene detto, incredulo.

E dopo, poco eroicamente, svengo.

Tutti noi alla W guardiamo Call My Agent, riconoscendoci in questo o in quell’altro personaggio, in questa o quell’altra situazione. Tutti tranne Roberta, che a suo dire, quando torna a casa alle diciassette, si rilassa con vecchi episodi di Colombo o La signora in giallo. Ma secondo me, in segreto, pure lei vede Call My Agent, o chissà come passa le sue giornate dopo le diciassette.

Orazio dice spesso: «Andy, praticamente è la nostra vita, è neorealismo! Non hanno trovato un attore albino di Ostia e allora ci hanno messo Maurizio Lastrico che è genovese e roscio, per il resto è identico a te!».



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.