Quando c'era Marnie by Joan G. Robinson

Quando c'era Marnie by Joan G. Robinson

autore:Joan G. Robinson [Joan Gale Robinson]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
editore: Kappalab
pubblicato: 2016-11-15T23:00:00+00:00


CAPITOLO DICIANNOVE

Il mulino a vento

Quella sera Anna sgattaiolò fuori da cottage al crepuscolo. Da quando Marnie l’aveva lasciata sull’argine poco prima, aveva continuato a pensare al mulino a vento. Ora si diresse là, facendo un’ampia curva. Lei stessa non ci era mai stata. Sam aveva continuato a dire di tanto in tanto che forse ce l’avrebbe portata, ma non era mai successo. Ora aveva un’idea.

Ci sarebbe andata da sola. In effetti non aveva mai promesso a nessuno che non l’avrebbe fatto. Così avrebbe potuto scoprire se c’era davvero qualcosa che potesse spaventare così tanto Marnie. Era abbastanza sicura che non ci fosse, ma doveva esserne davvero sicura. Se avesse potuto dire, al loro prossimo incontro: “Non c’è niente dentro, ci sono andata io stessa”, allora Marnie le avrebbe creduto. Forse Edward gliel’aveva già detto, ma Edward era diverso e le aveva dato della codarda. Per una volta Anna avrebbe avuto qualcosa da dare a Marnie che Edward non poteva: la prova che le sue paure erano infondate. Si sentiva silenziosamente eccitata per la sua idea.

Era sceso il crepuscolo prima del solito. Il cielo era nuvoloso e soffiavano delle raffiche di vento. – A quanto pare alla fin fine il tempo sta cambiando – aveva commentato Sam all’ora del tè. L’acqua nella baia era mossa da piccole increspature grigioverde e Anna si rese conto che anche se la marea fosse stata giusta, Marnie non avrebbe potuto portar fuori la barca quella notte.

In quel momento i gabbiani stavano sorvolando l’entroterra, gridando con rabbia. Scendevano in picchiata al di sopra della sua testa mentre camminava e poteva vederli volare in lontananza attorno al mulino a vento; le loro ali bianche si stagliavano contro il cielo viola che si andava scurendo. Cominciò a desiderare di aver pensato di andarci prima quel giorno, ma non poteva tornare indietro adesso. Sarebbe stato davvero da codarda.

Se poteva andare al mulino da sola, ora che era quasi buio e che lei stessa era mezzo spaventata, allora il giorno dopo forse sarebbe stata capace di convincere Marnie a lasciarsi portare là, di giorno, a farglielo visitare. Era probabilmente l’unico posto di tutta Little Overton che Marnie ancora non conosceva. E questa volta Anna ci sarebbe stata per prima!

Il cielo si fece più scuro e qualcosa di bagnato le cadde sulla mano. Si mise a correre e raggiunse il mulino mentre qualche grossa goccia di pioggia schizzava sulla strada polverosa. Guardò in alto e vide il mulino torreggiare sopra di lei. Era scuro ed enorme, e per un istante ebbe una paura terribile che si stesse allungando verso di lei e stesse per cadere. Poi, con un senso di vertigine, cercò la porta e la spinse fino ad aprirla. Scricchiolò in maniera orribile.

All’interno era piuttosto buio. Stette in piedi, ansimando, aspettando che i suoi occhi si abituassero all’oscurità. In quel momento, al di sopra del suono del suo stesso respiro pesante, sentì un altro rumore. Proveniva direttamente da sopra di lei. Un ansito, seguito da una specie di rantolo soffocato. C’era qualcuno lassù.



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