Racconti by Marcel Proust

autore:Marcel Proust [Proust, Marcel]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Edizioni Clichy
pubblicato: 2018-03-11T23:00:00+00:00

V

... si struggeva sul litorale algoso, sin

dall’aurora, avendo sotto il cuore una

dolorosa ferita che gli aveva aperto nel

fegato uno strale della grande Cipride

(Teocrito, Il Ciclope)

A Trouville mi è da poco successo di rivedere Madame de Breyves, che avevo conosciuto più felice. Niente la può guarire. Se amasse Monsieur de Laléande per la sua bellezza o la sua brillantezza di spirito, le si potrebbe cercare per distrarla un giovanotto più brillante o più bello. Se fosse stata la sua bontà o il suo amore per lei a farla affezionare a lui, un altro potrebbe provarsi ad amarla con maggiore fedeltà. Ma Laléande non è né bello né intelligente. Non ha avuto nessuna opportunità di mostrarle se fosse tenero o duro, smemorato o fedele. È dunque proprio lui che lei ama, e non certi suoi pregi o talenti che si potrebbero trovare presenti in pari misura in altri uomini; è proprio lui che lei ama, nonostante le sue imperfezioni e la sua mediocrità; è quindi destinata ad amarlo nonostante tutto. Che cosa sapeva mai Madame de Breyves di lui, se non che ne emanavano per lei brividi di desolazione e di beatitudine così intensi che tutte le altre cose e tutto il resto della vita non contavano più nulla? Né il volto più bello né l’intelligenza più originale avrebbero potuto possedere quell’essenza particolare e misteriosa, unica a un punto tale che un essere umano non avrà mai la sua copia esatta nell’infinità dei mondi, nell’eternità del tempo. Senza Geneviève de Buivres che - ignara - la portò quella sera a casa di Madame d’A..., nulla di tutto questo sarebbe accaduto. Ma un concatenarsi di circostanze l’ha resa prigioniera, vittima di un male senza rimedio perché senza ragione. Certo Monsieur de Laléande, che in questo stesso momento trascina con ogni probabilità sulla spiaggia di Biarritz la sua vita mediocre e i suoi sogni da poco, sarebbe davvero sorpreso di venire a conoscere l’altra esistenza, di un’intensità così miracolosa da prendere il sopravvento su tutto, da annichilire ogni altra cosa, che lui stesso vive nell’animo di Madame de Breyves, un’esistenza non meno continua della sua esistenza personale, e capace di tradursi altrettanto efficacemente in atti, un’esistenza che si distingue dall’altra soltanto per una coscienza più acuta, meno discontinua, più ricca. Come si stupirebbe di sapere che lui, così poco ricercato di solito nelle sue apparenze materiali, viene evocato all’istante dovunque vada Madame de Breyves, in mezzo alla gente più talentuosa, nei salotti più esclusivi, nei paesaggi più capaci di bastare a sé stessi, e che all’improvviso questa donna tanto amata non ha più tenerezza, pensiero o attenzione se non per il ricordo di quell’intruso dinanzi al quale tutto si stinge come se lui solo possedesse la realtà di una persona e se le persone presenti fossero vane come ombre e ricordi.

Che Madame de Breyves faccia una passeggiata in compagnia di un poeta o pranzi a casa di un’arciduchessa, che lasci Trouville per i monti o per la campagna, che legga in solitudine

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