Signac by Marina Ferretti Bocquillon

Signac by Marina Ferretti Bocquillon

autore:Marina Ferretti Bocquillon [Bocquillon, Marina Ferretti]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2014-07-07T22:00:00+00:00


LA SERIE DEI PORTI DI FRANCIA

Per tutta la vita Signac aveva dipinto a olio e all’acquerello i porti, marittimi o fluviali, tradizionali o industriali, di Francia e di altri luoghi.

Ma la serie dei Porti di Francia che l’artista realizzò dal 1929 al 1931 è di un tipo totalmente diverso. Si trattava stavolta di una serie preordinatamente organizzata, di un vero progetto d’insieme realizzato sul modello dei dipinti ordinati da Luigi XV a Joseph Vernet (1714-1789) e delle serie di incisioni che ci hanno lasciato Nicolas Ozanne (1728-1811) e Louis Garneray (1783-1857).

Quando nel 1929 intraprese la serie di acquerelli dedicati ai porti di Francia, Signac aveva sessantacinque anni. Era un pittore apprezzato e famoso, entrato a far parte da molti anni della storia della pittura, uno che non doveva dimostrare più niente a nessuno.

Poco prima, aveva fatto la conoscenza dì Gaston Lévy (Tours, 1893 - Sanremo, 1977) che presto divenuto suo mecenate gli consentì di realizzare il suo ultimo grande progetto. Uomo d’affari inventivo e danaroso, creatore della catena di supermercati Monoprix e appassionato collezionista, Lévy acquistò i suoi primi quadri di Signac nel 1927. Il ricco imprenditore collezionava anche le opere di Georges Seurat e di Henri-Edmond Cross, come pure le tele di pre-impressionisti e impressionisti, da Johan Barthold Jongkind a Claude Monet, a Camille Pissarro. Come Signac, Lévy amava anche lui i pittori nabi Pierre Bonanrd ed Edouard Vuillard, senza dimenticare i fauves, Kees van Dongen, Louis Valtat e Albert Marquet. D’improvviso, si stabilì un rapporto privilegiato tra quei due uomini che condividevano molte convinzioni artistiche. Signac consigliava il collezionista nei suoi acquisti di quadri e lo informava circa le sue proprie acquisizioni. Inoltre lo esortava a visitare questo o quel sito del Midi o lo incoraggiava ad ammirare gli affreschi delle chiese veneziane. Da parte sua, Gaston Lévy aveva deciso di riunire il catalogo completo dell’opera dipinta di Signac e raccoglieva, con l’aiuto dell’artista, una quantità considerevole di fotografie e di informazioni. Ed è sempre a Gaston Lévy che l’artista dové dire grazie per l’organizzazione della mostra personale che gli fu dedicata dalla galleria Bernheim-Jeune nel maggio 1930.

Ben presto Signac si decise a sottomettere al gudizio del suo nuovo amico e mecenate un progetto che gli stava a cuore da molti anni, parlandone in dettaglio a Lévy fin dal dicembre 1928. «Da molto tempo sogno di fare un’importante serie di acquerelli sui “Porti di Francia”. Ho raccolto dati inerenti a 40 porti della Manica, 40 porti nell’Oceano; 20 porti nel Mediterraneo. In tutto, un centinaio». Signac proponeva a Lévy di tenere a battesimo l’operazione e la precisione del progetto provava che l’artista era lontano dall’improvvisare: «Se questo progetto ha la Sua approvazione, ordinerò una berlina Citroën C4, prenderò un autista e partirò in febbraio per i porti del Mediterraneo. In aprile risalirò verso i porti dell’Oceano per finire in estate i porti del Nord. Penso che ci vorranno 5 o 6 mesi di lavoro, un po’ folle! Farò due acquerelli in ogni porto, uno per Lei e l’altro per me, diversi d’altronde, e Lei sceglierà quello dei due che più Le piacerà.



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