Siskind Kelly - Over the top 01 - 2016 - Quante volte ti ho odiato by Siskind Kelly

autore:Siskind Kelly [Siskind Kelly]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, Contemporary
ISBN: 9788822715081
Google: _qw5DwAAQBAJ
Amazon: B079JCLYZW
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2017-11-15T22:00:00+00:00

nostra conoscenza. Se non altro a livello emotivo. Se mi mettessi con lui entrerei nella vita di suo figlio, e non sono certa di essere all’altezza del compito.

Approfondire la conoscenza significa iniziare una storia pulita e sincera,

accantonare le insicurezze che mi ha lasciato lo Stronzo. Insicurezze ancora irrisolte. Però, negare ciò che provo per Kolton è come dire che non mi piacciono i cupcake. Spero solo di non incasinare le cose.

16

Kolton

Non ricordo con esattezza i sintomi di un infarto. Tipo una strana

pressione al petto che va e viene, simile a una fitta o un dolore costante.

Sicuramente viene pure l’affanno. Quindi o sono sul punto di stramazzare a

terra o l’immagine di mio figlio che mi viene incontro tenendo per mano

Shay mi sta scombussolando il flusso sanguigno. È uno schianto come

sempre, ma vestita casual con shorts strappati e T-shirt oversize è ancora più sexy. Tiene in spalla lo zainetto di Jackson e nell’altra mano stringe l’orrenda ceramica di mio figlio.

Mentre Jackson parla a mitraglietta, lei inclina la testa all’indietro, i

lunghi ricci che svolazzano al vento tra una risata e l’altra.

Quando Shay mi si para davanti, il sorriso le sparisce dalla faccia. «Tuo

figlio è un timidone. Devi fare qualcosa».

«Eh, sì», rispondo io al suo sarcasmo.

«Non gli si riesce a cavare una parola di bocca».

Rigirando la ceramica in mano, la solleva per mostrarmi cosa è scritto al

centro: “Per piacere, esci con papà”.

«Ne sai qualcosa?».

Strabuzzo gli occhi, ho un’espressione sconvolta. «Jackson l’ha dato a te?

Cavolo… Imbarazzante. Gli avevo detto di darlo alla maestra».

Jackson scoppia a ridere e le strattona la mano. «Non è vero. Mi ha detto

di darlo a te».

Shay mi guarda sbattendo le ciglia.

«Non ti avevo preso per un amante delle donne mature. Molto edipico».

«E-di-pi-co?», sillaba mio figlio.

«Sì, nanetto, edipico. Viene dal nome di un greco che è vissuto tanto

tempo fa». Che si è sposato la madre non lo dico, perché è parecchio

inquietante. A Shay ribatto: «Mi piace più Atena, la dea della guerra e della sapienza.

Preferisco le donne intelligenti e battagliere. Allora…», dico, dando una

gomitata a Jackson, «ha funzionato? Ti ha risposto?».

Jackson inspira profondamente e fa un sospirone. «Mi dispiace, papà.

Non ha risposto. Mi sa che è colpa della vernice rossa. Io la volevo gialla».

Ritornano i sintomi di un infarto.

Sapevo che ci avrei messo un po’ a farla capitolare, a convincerla che

quello che c’è tra noi è più importante del lavoro, ma Shay ha la resistenza di un generale della Guerra dei Trent’anni.

Non ha detto una parola sulle mutandine strappate che avevo conservato né sul biglietto che le ho scritto. Non un minimo segno di cedimento. Però, nel vedere il respiro accelerato, la fronte corrugata e lo sguardo carico di non detti che ha adesso, sono sicuro che si sta sforzando per reprimere i sentimenti per

me.

Prima

poi

crollerà.

«Entriamo», dico, indicando la porta della biblioteca.

Jackson fa un passo avanti e cerca di tirarsi dietro Shay, ma lei non si

muove di un centimetro. «In realtà», interviene, «la risposta ce l’ho».

Altro che infarto. Questa è una sincope bella e buona. «E mi piacerà?»

«Sto prendendo in considerazione l’idea del corteggiamento», mi

risponde, inumidendo le labbra.

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