Solo se avrai coraggio by Nikolas Evans

Solo se avrai coraggio by Nikolas Evans

autore:Nikolas Evans
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-08-09T16:00:00+00:00


Capitolo 16

Nevicava dalle prime luci dell'alba. Al suolo si erano già accumulati quasi trenta centimetri, abbastanza per attutire tutti i rumori, ma non lo strascicare dei loro passi, mentre seguivano la bara fuori dalla chiesa e nel cimitero. Non c'era vento e i fiocchi si posavano spessi e leggeri come piume sulle teste scoperte e sulle spalle degli uomini in cappotto nero che portavano il feretro. L'impresario delle pompe funebri era sulla porta, e porgeva a tutti degli ombrelli neri.

Mentre il corteo si faceva largo tra le lapidi, uno degli uomini scivolò e la bara barcollò. Per un istante Tommy pensò che stesse per fracassarsi a terra e rovesciare il corpo della nonna sulla neve, ma gli altri la sostennero con destrezza e lui si rialzò, così l'unica cosa che finì a terra fu una corona di rose, una macchia di rosso in un mondo in bianco e nero.

Era la chiesa in cui Tommy era stato battezzato. Aveva seicento anni, alcune lapidi erano precariamente inclinate ed erano così ricoperte di muschio e licheni che non si riusciva più a leggere quello che c'era scritto sopra. Sua nonna non aveva mai creduto in Dio. Diceva sempre che era tutta roba senza senso e non ce li portava mai, alla messa di Natale o Pasqua. Ma, per qualche ragione, sarebbe stata sepolta proprio qui. La fossa che era stata scavata per lei era vicina a un vecchio tasso, i cui rami si piegavano sotto il peso della coltre bianca. Tommy si ricordò di aver letto da qualche parte che il tasso era l'albero delle streghe.

Gli uomini deposero la bara su alcune cinghie di tela che erano state adagiate accanto alla fossa e poi, con quelle, sollevarono di nuovo la bara e la abbassarono con estrema cautela tra le pareti tagliate di terra congelata.

Alla funzione in chiesa avevano partecipato non più di una decina di persone e ancora meno si erano fermate per la sepoltura. Gli unici che Tommy aveva riconosciuto intorno alla fossa erano il dottor Henderson, zio Reggie e zia Vera, che aveva pianto sonoramente per tutta la cerimonia e sembrava non volesse smettere neanche ora. Nessun altro. Ma poi erano per lo più uomini, e gli uomini non potevano mostrare i loro sentimenti in pubblico. Tommy si sentì troppo vuoto e intorpidito per piangere. E anche troppo infreddolito. I piedi erano due blocchi di roccia ghiacciata. Indossava la vecchia uniforme scolastica di Ashlawn e rimpiangeva di non aver messo un maglione più grosso.

Diane portava ancora gli occhiali da sole. Forse non voleva che si vedesse se stava piangendo o no. Tommy le era abbastanza vicino per sapere che non stava piangendo. Era in piedi accanto a lui, e cercava di riparare sia lui sia suo padre con l'ombrello, il che era difficile perché il vecchio sembrava essere in un mondo tutto suo e continuava a sporgersi per guardare il cielo con una specie di stanca sorpresa, battendo le palpebre ogni volta che un fiocco di neve gli cadeva sugli occhi.

Gli ombrelli sembravano igloo.



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