Souvenir by Rolf Potts

Souvenir by Rolf Potts

autore:Rolf Potts [Potts, Rolf]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Il Saggiatore
pubblicato: 2024-07-02T14:51:06+00:00


5. I souvenir

e la sofferenza umana

Ombrello proveniente dal negozio di souvenir

del memoriale dell’11 settembre, 2014.

Prima di continuare a esplorare i diversi modi in cui i ricordi di viaggio possono avere un significato per chi li colleziona anche nel xxi secolo, vale la pena di sottolineare che quella dei souvenir non è sempre stata un’espressione di curiosità, devozione o commemorazione innocente (per quanto occasionalmente riprovevole). Tra gli esempi più allegri di dissacrazione pubblica citati nell’editoriale del Washington Post «Dire Souvenir Mania» del 1911, l’autore fa riferimento a un omicidio accaduto appena pochi giorni prima: «Per quanto possa sembrare ributtante, gli abitanti di Coatesville si sono portati via gran parte dei denti e delle ossa più piccole del negro linciato in Pennsylvania, da conservare con reverenza come souvenir dell’orrido evento».

L’articolo faceva riferimento al linciaggio di Zachariah Walker, un lavoratore itinerante nero che, accusato di aver ucciso un bianco impiegato come guardia nello stabilimento di una cittadina di lavorazione dell’acciaio in Pennsylvania, fu sottratto alla custodia della polizia e bruciato vivo alla presenza di tremila persone. Secondo No Crooked Death, il libro di Dennis Downey e Raymond Hyser che narra dell’incidente, alcuni spettatori scelsero di commemorare l’accaduto trafugando pezzi del cadavere di Walker:

Circa centocinquanta persone rimasero tutta la notte a vigilare accanto al fuoco, in attesa di portarsi via qualche souvenir. Alcuni dei più aggressivi tra gli astanti usarono dei pezzi di staccionata per ripescare le ossa di Walker dai carboni ancora ardenti. Anche le manette che gli avevano legato mani e piedi furono recuperate dalle ceneri, immerse in acqua e poi fatte a pezzi e distribuite come ricordo. Il giorno seguente, a Coatesville, dei ragazzi particolarmente intraprendenti si misero persino a vendere i resti di Walker a smaniosi acquirenti. Un giornalista che, spinto dalla curiosità, si recò sul sito del linciaggio diversi mesi più tardi vi riscontrò notevoli cambiamenti, inclusa l’assenza di erba nel luogo della pira e la quasi totale demolizione della staccionata. «I visitatori hanno asportato qualunque cosa potesse fungere da souvenir» scrisse.

Per quanto orripilante, il macabro rituale non fu certo unico nel suo genere. Una decina di anni prima a Newnan, in Georgia, duemila tra uomini, donne e bambini erano rimasti a guardare mentre le orecchie, le dita, il cuore e il fegato di un bracciante nero di nome Sam Hose venivano asportati dal cadavere dopo il linciaggio e distribuiti alla folla; il giorno dopo, coloro che si erano persi l’evento pagarono fino a 25 centesimi di dollaro per dei frammenti bruciacchiati delle sue ossa. Più o meno nello stesso periodo a Maysville, in Kentucky, gli spettatori si litigarono le dita di Richard Coleman, un cuoco adolescente che era stato bruciato vivo perché sospettato di aver ucciso una donna bianca: «Molto tempo dopo che la folla si era dispersa, bambinetti tra i sei e i dieci anni hanno continuato ad aggiungere sterpaglie e ramoscelli, tenendo vivo il fuoco per l’intero pomeriggio» riportò un giornale dell’epoca. «I cacciatori di souvenir sono arrivati sulla scena a portarsi via pezzi di carne e denti del negro.



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