I Beati Paoli by Luigi Natoli

I Beati Paoli by Luigi Natoli

autore:Luigi Natoli
La lingua: it
Format: mobi, epub
Tags: Narrativa
pubblicato: 2011-10-12T21:44:10+00:00


Capitolo 3.

Le due ombre nere, tolta di peso Violante, si calarono dalla scala, una dopo l'altra cautamente, reggendo la fanciulla svenuta. Giunte ai piedi della scala, liberarono quel corpo dalle coperte che l'avvolgevano, temendo che lo soffocassero.

"Non ci sono dei mantelli?.." Attraversarono il giardino senza fare rumore, uscirono da un andito, fuori del quale altri uomini, neri anch'essi e irriconoscibili, aspettavano intorno a una portantina. Uno di loro coperse la fanciulla con un mantello, la cacciò dentro la portantina legandovela con una cinghia di cuoio, come si faceva per i cadaveri. Per precauzione le legarono le mani e la imbavagliarono.

La portantina fu sollevata; quegli uomini la circondarono e si mossero rapidamente. Attraverso alcuni vicoli bui, stretti e tortuosi sbucarono nel piano del Cancelliere; qualche minuto dopo risonarono i primi colpi di campana.

"Su, svelti.. Quelle sciocche metteranno la città a rumore.." Percorsero il piano in meno che si dica, risalirono la via del Celso, e per la salita di S. Agata e per altri vicoli riuscirono nella strada dell'Incoronata accanto alla cattedrale. Lì si fermarono un istante. Violante era a poco a poco ritornata in sè, aprì gli occhi atterrita, credendo quasi di dover vedere intorno a sè demoni, vampe e mostri spaventevoli, e si vide sola, legata, dentro quella grossa scatola che sulle prime non riconobbe. Avvertì il movimento ritmico del passo dei portantini e una paura diversa s'impadronì di lei. Qualche cosa le ostruiva la bocca. Tentò di alzarsi e non potè. Si agitò; si contorse per liberarsi di tutti quegli impedimenti tremando per tutte le membra.

Dov'era? Con chi era? Era quello l'inferno? La portavano i demoni?... Una voce minacciosa le disse dallo sportello: "Guardati bene dal muoverti e dal gridare. altrimenti ti ammazzeremo." Vide infatti balenare qualche cosa che poteva essere la lama di un pugnale o la canna di una pistola. Allora si mise a piangere. Perchè volevano ammazzarla? Che aveva fatto? Dove la portavano? Non dunque demoni; maghi, forse? Non sapeva ella storie di maghi che rapivano le fanciulle e le tagliavano a pezzi e le mettevano nei barili? Un terrore più vivo, come quello che nasceva da un pericolo quasi invisibile, la invase; il senso della realtà destato da quella voce e da quel balenio, le gelò il sangue, la pietrificò. Che cosa poteva fare? Come poteva opporsi? Come liberarsi? Ella era legata in quella portantina e gli uomini che la portavano via erano molti. Erano maghi? Erano i "Greci di levante" che con le loro ribalderie mettevano tanto paura alla gente? Erano i corsari barbareschi che rubavano bambini e li portavano schiavi a Maometto? Mentalmente cominciò a recitare orazioni e a raccomandarsi alla Madonna e via via che pregava il suo cuore si discioglieva, i singhiozzi salivano alla sua bocca, rompevano in gemiti soffocati.

La stessa voce di prima cercò di chetarla, ma con un tono così minaccioso, che non rassicurava.

"Sta' zitta, non ti faremo male! Sta' zitta.. non aver paura!.." Ma se lei moriva di paura!..

La portantina riprese il cammino, passò dinanzi la chiesa



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