Stagioni della tempesta by Elle Cosimano

autore:Elle Cosimano [Cosimano, Elle]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2023-09-04T12:00:00+00:00

EPILOGO

Sei mesi dopo

JACK

Mi sveglio sentendo il profumo dei fiori che sbocciano al mattino sulla montagna e qualcosa che mi martella sul petto. Fleur siede a cavalcioni su di me, cosa di cui normalmente non mi lamenterei, tranne per il fatto che le chiavi della macchina che ha in tasca mi si sono piantate nella coscia.

«Sveglia, Jack! Sono quasi le undici e abbiamo un mucchio di cose da fare prima di andare a prendere Amber e Julio all’aeroporto.» Fleur rimbalza su e giù, strappandomi tutta l’aria dai polmoni e provocandomi una fitta di dolore all’inguine. Rotolo su un lato, seppellendo la testa sotto un enorme cuscino di piume. Lei me lo strappa via e se lo getta alle spalle.

«Stanco» borbotto.

«Sei un bradipo. Avrei dovuto appenderti a un rampicante.»

«Sono ferito. Sto ancora guarendo.» Afferro un altro cuscino dal suo lato del letto per ripararmi. Non è naturale tutta questa sua vivacità a quest’ora.

«Bugiardo» dice, facendomi scivolare la sua mano calda su per la schiena nuda, sopra una delle mie cicatrici. Nascondo sotto il cuscino il mio sorriso sonnolento. Se rimango immobile, magari continuerà a cercare le altre. Con un sospiro esasperato, si stacca da me. «Pensi sia divertente, vero?»

Fingo di dormire.

Fleur diventa innaturalmente silenziosa. Sento il tintinnio del ghiaccio nella brocca di fianco al letto un attimo prima di afferrarne il motivo.

«Gaia, Cronos e Ananke!» strillo, mentre una scia di acqua gelata mi inzuppa la parte bassa della schiena. Mi contorco selvaggiamente, con i cubetti di ghiaccio che scivolano tra me e il materasso mentre Fleur crolla sopra di me scossa da risate isteriche. L’acchiappo per i polsi e lotto con lei sulle lenzuola, facendola rotolare sulla schiena, sul lato asciutto del letto. La inchiodo sotto di me, tenendole le braccia sopra la testa mentre lei ansima dalle risate. Ha le guance accese, i capelli le scivolano oltre il bordo del materasso. Una brezza languida soffia attraverso le pareti aperte della villa e gioca con le punte rosa pallido dei suoi capelli. Fleur è la cosa più bella che abbia mai visto.

La sua risata si calma. Gli ultimi risolini le scappano mentre mi chino lentamente, fermandomi a un soffio da lei. Fleur solleva il mento, in attesa, ma io rimango appena al di là di dove riesce ad arrivare.

«Potrei farti il culo senza problemi se volessi» dice, mentre intreccio le dita alle sue. Ha ragione, ma non ce l’ho con lei per questo. È la Primavera più potente dell’emisfero occidentale. E io posso svegliarmi con lei tutti i giorni, qui. Alla fine, la scelta è stata mia… ho ottenuto esattamente quello che volevo.

«Non ti stai sforzando molto» mormoro, sfiorandole la clavicola con le labbra.

Lei emette un suono evasivo, di gola, mentre io risalgo strofinando con il naso il punto sensibile dietro l’orecchio. A distanza così ravvicinata, riesco ancora a sentire il profumo della sua magia sui suoi capelli, anche se Lyon dice che con il tempo i sensi ora acuiti s’indeboliranno.

«Non è valido.» Sospira, avvolgendomi una gamba intorno al corpo.

«Sono il tuo Supervisore.

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