Stupor mundi by Paolo Giulierini

autore:Paolo Giulierini [Giulierini, Paolo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2021-01-28T12:00:00+00:00

Dall’unione del dio e di Europa nacquero tre figli che vennero adottati dal marito mortale di lei, il re di Creta Asterione: Minosse, futuro re di Creta, Radamanto, signore del mondo ultraterreno e giudice dei morti, e Sarpedonte, che avrebbe regnato sulla Licia. Tuttavia, il padre di Europa non si arrese mai all’affronto di Zeus e inviò gli altri figli alla ricerca della principessa, deciso a riportarla a casa: i fratelli di Europa partirono per direzioni diverse, ma finirono per gettare le fondamenta di nuove civiltà. Fenix e Celix la cercarono a lungo prima di mettere radici nelle nuove regioni e fondare la dinastia fenicia e cilicia, mentre un altro mito racconta la storia del terzo fratello, Cadmo. Obbedendo alla richiesta del padre, Cadmo partì all’istante con un manipolo di compagni e soldati: insieme attraversarono il deserto della Libia e arrivarono fino a Rodi. Cadmo chiedeva di Europa a chiunque, ma sembrava che nessuno sapesse. Nella patria del Colosso, dopo settimane di viaggio invano, Cadmo e i suoi compagni crollarono nello sconforto. Tuttavia, un’illuminazione attraversò la mente del principe di Tiro: l’Oracolo di Delfi, a cui nulla era nascosto. La sacerdotessa confessò però a Cadmo che avrebbe dovuto smettere di cercare Europa perché il suo destino era un altro ed era arrivato il tempo di conoscerlo e accettarlo: avrebbe dovuto seguire una vacca e, dove questa si sarebbe fermata, lo avrebbe fatto anche lui e lì avrebbe fondato una città. Cadmo obbedì ma quando lui e i suoi compagni arrivarono a quella che diventerà Tebe – allora una città fantasma – il principe venne attirato da urla disumane: i soldati subivano l’attacco di un drago. Raccolto tutto il coraggio possibile, Cadmo lo affrontò e lo sconfisse, tuttavia rimase da solo senza sapere cosa fare. In quel momento la voce di Atena gli consigliò come agire: Cadmo avrebbe dovuto piantare i denti del drago nella terra, da lì spuntarono nuovi soldati che aiutarono il principe di Tiro a fondare Tebe. Non vi ricorda qualcosa? Anche Giasone, per recuperare il vello d’oro, dovette piantare denti di drago, anche questi si trasformarono subito in soldati, con la differenza però che si scagliarono contro l’eroe greco.

Una versione diversa del mito di Europa racconta invece che Zeus, giunto a Creta insieme a lei, le avrebbe rivelato la sua vera identità e avrebbe tentato di violentarla senza riuscirvi. Il signore dell’Olimpo si trasformò allora in aquila e solo così riuscì a sopraffare la donna. Comunque sia, i diversi epiloghi hanno un unico punto in comune: tutti riportano Europa come prima regina di Creta. Alla morte del padre adottivo Asterione, Minosse prese il suo posto e dette inizio alla civiltà minoica. In onore di sua madre, i Greci diedero il nome di Europa al territorio a nord del regno di Minosse.

La scena del rapimento di Europa viene riprodotta dall’affresco in terzo stile pompeiano, databile al 20-25 d.C. e rinvenuto nel 1878 nella sala di rappresentanza per banchetti (oecus) della Casa di Giasone a Pompei, sebbene si tratti di una rivisitazione del mito poiché Zeus qui trasporta Europa via terra e non per mare.

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