The dark side by Beth Fantaskey

The dark side by Beth Fantaskey

autore:Beth Fantaskey [Fantaskey, Beth]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: leggere
pubblicato: 2009-12-31T23:00:00+00:00


39

Antanasia

Trascorsi la maggior parte della colazione seduta in silenzio, mentre Lucius e Raniero continuavano a chiacchierare mescolando lingue diverse.

I servitori andavano e venivano versando a Lucius il caffè nero e dolce che adorava e del tè a me e a Raniero. Anche se non era mia abitudine, presi un pezzo del pane che veniva servito quasi tutti i giorni, come da antica tradizione rumena. Ma non mangiai quasi nulla. Era come se - mentre ero là fuori, nella neve - fossi caduta in una sorta di trance. Mi sentivo intorpidita, ipnotizzata.

Continuavo a fissare le linee contorte dei tatuaggi di Raniero. Mi ricordavano tanto un gioco che facevo sempre da piccola: Trova l'oggetto nascosto.

Raniero teneva la mano appoggiata sul tavolo e non mangiava, così, visto che avevo trascorso una vita con un padre pseudo hippie, riuscii a distinguere la parola «aum» in alfabeto devanagari, i caratteri cinesi che formavano la parola «pace» e la mano aperta che nel linguaggio giainista simboleggiava la non-violenza.

«Antanasia?»

La voce di Lucius mi riportò alla realtà e mi resi conto che entrambi i vampiri avevano notato che stavo fissando attentamente il braccio di Raniero. «Sì?»

«Come sempre Raniero mi ha dato un ottimo consiglio» disse Lucius.

Guardai il ragazzo con il taco sulla maglietta e fra me e me pensai che se l'avessi incontrato per strada non gli avrei nemmeno chiesto delle banali indicazioni. A meno che non stessi cercando una spiaggia libera o un posto dove mangiare un buon burrito.

Studiai quel volto con più attenzione e mi sembrò che avesse una luce diversa negli occhi...

Chi è davvero?

«Quale consiglio?»

«Voi vorreste stabilire delle leggi, giusto?» mi domandò Raniero. «E affermare il vostro potere, la vostra autorità, non è così?»

Annuii mio malgrado. «Sì...»

«Allora penso che dovresti essere tu a ordinare l'incarcerazione di Lucius e a occuparti personalmente della procedura con cui verrà allontanato.»

Il pezzo di pane che avevo tra le mani in quel momento mi cadde sul tavolo: li guardai incredula. E pensare che avevo trovato strana l'idea di mia cugina... Questa, invece, era decisamente assurda! A giudicare dallo sguardo di Lucius, però, sembrava che fosse d'accordo. Provai a protestare. «Stai scherzando, vero? Non puoi chiedermi di dare un ordine simile!»

Lucius scosse la testa. «Raniero ha ragione, Antana- sia. Gli Anziani capiranno che sei autorevole - e anche che facciamo sul serio quando parliamo di rispetto della legge - se sarai tu a dare l'ordine. Ci sarà una votazione, certo, ma spetterà a te gestire il modo in cui si evolverà.»

A quel punto fui io a scuotere la testa. «Ma...»

«Oggi ti imporrai come sovrana» mi esortò Lucius. «È ora di "togliere le rotelle alla bici", direbbero dalle tue parti. E in fretta anche.»

All'improvviso mi balenò in mente un ricordo di me che distruggevo la bicicletta andando a sbattere contro un albero vicino casa, subito dopo che mio padre mi aveva tolto le rotelle di sicurezza. «Non so, Lucius...»

«Non abbiamo molta scelta, a dire la verità. Che ti piaccia o no, prenderai in mano le redini del potere questo stesso pomeriggio.» Il



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