The Woden's Day by Tania Paxia

The Woden's Day by Tania Paxia

autore:Tania Paxia [Paxia, Tania]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2016-03-16T23:00:00+00:00


CARTER

Cambiavo canale da un’ora, ma senza guardare i programmi televisivi che comparivano sullo schermo. Ero disteso sul letto a pancia in su con le gambe coperte dalla trapunta e le spalle poggiate sui cuscini che mi sostenevano in modo da poter guardare la tv senza fatica. L’avevo accesa per distrarmi dal pensiero di Woden tra le grinfie di quello stronzo di Simon Donovan. Mi ribolliva il sangue nelle vene, anche perché quella testaccia dura di Woden non sembrava rendersi conto di quello che stava facendo. Se ne sarebbe pentita per un bel po’. Non era una tipa da feste e neanche da una botta e vita. Testaccia dura, testaccia dura, testaccia dura!

Altro che fare l’amore con me…era stato soltanto un vaneggiamento da febbre alta. E io che mi ero astenuto dal sesso per giorni e giorni. E per me era davvero un record.

Si era insinuata nella mia testa e aveva incasinato tutto, buttando all’aria tutte le mie convinzioni, perché avevo incominciato a mettere in discussione il fatto di non potermi mai innamorare di qualcuno o di potermi legare a una ragazza sola. E quella sera, invece di trovare consolazione tra le braccia di Hannah o di qualcun’altra disponibile, ero rimasto a casa a mangiarmi un panino, una pizza e a guardare la televisione sdraiato sul letto. Ero proprio partito di testa. Prima però avevo lottato contro me stesso per non uscire di casa e andare a cercarla. Dove, poi? Vado a una festa, aveva detto. Non aveva specificato dove. Quindi la rabbia si era trasformata in rassegnazione e anche in delusione, perché non era da Woden comportarsi così. Mi sentivo inutile, come quando i miei genitori avevano divorziato. Mi augurai soltanto che la sua prima volta potesse essere al livello delle sue aspettative. La mia non lo era stata, perché mi ero ubriacato a una festa insieme a Karen Poulson, che aveva un anno più grande di me. Non mi ricordavo quasi niente, ma dalle immagini confuse che avevo in mente, non era stata questa gran cosa, perché avevo perso tempo a capire come si infilasse il preservativo. Le quattro o cinque birre non mi avevano aiutato a essere lucido nei movimenti. Fortuna che Karen era più esperta e sobria di me.

Ma con il tempo avevo recuperato alla grande.

Meno male che io e Woden avevamo litigato, perché non avrei accettato di sentire i suoi resoconti sui particolari intimi e sull’orgasmo che aveva o non aveva avuto e sulla lunghezza del pene di Simon. Feci una smorfia schifata, rabbrividendo soltanto all’idea di essere trattato come un amico o peggio ancora come Stacy, e chiacchierare sulle imprese del grande Simon Donovan. Stavolta non sarei andato a cercarla io per fare pace. Avevo bisogno di tempo per metabolizzare il tutto. Magari mi sarebbe pure passata quella specie di ‘cotta’ per Woden.

Spensi la televisione perché mi ero stufato e rimasi a contemplare il vuoto a braccia conserte.

Driiiiiinnnn!!

Qualcuno doveva essersi attaccato al campanello, perché il suono fu più prolungato del solito, come se quel qualcuno avesse una certa urgenza.



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