Tua per sempre, Lara Jean by Jenny Han

autore:Jenny Han
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
ISBN: 9788858520635
editore: Piemme
pubblicato: 2018-04-29T22:00:00+00:00

22

La mattina del ballo Kitty piomba in camera mia mentre mi sto mettendo lo smalto sulle unghie. «Come sta questo colore col vestito?» le chiedo.

«Sembra che tu abbia infilato le dita dei piedi in un frullato alla fragola.»

Abbasso lo sguardo. Mia sorella ha decisamente ragione e forse dovrei optare per uno smalto color crema.

Per fortuna è d’accordo sul fatto che con quel vestito stiano meglio i capelli raccolti. «Per mettere in mostra le tue clavicole» sostiene Trina. Non avevo mai pensato alle mie clavicole come a qualcosa da mettere in mostra; in realtà non avevo mai pensato prima alle mie clavicole.

Dopo pranzo Kitty mi accompagna dalla parrucchiera per una supervisione. «Non troppo elaborata, capisce cosa intendo?»

La ragazza mi rifila un’occhiata nervosa attraverso lo specchio. «Vuoi un effetto naturale, giusto?» Parla a Kitty, non a me, perché la mia sorellina è chiaramente il capo fra le due. «Intendi uno chignon naturale?»

«Non troppo naturale. Una cosa alla Grace Kelly.» Kitty cerca una foto sul cellulare e la mostra alla ragazza. «Ecco, questa, ma senza chignon laterale.»

«Non troppa lacca, per piacere» azzardo io timidamente, mentre la parrucchiera raccoglie i miei capelli alla base del collo e mostra il risultato a Kitty.

«Perfetto» la rassicura. Quindi si rivolge a me: «Lara Jean, devi usare la lacca se vuoi che resti su».

Di colpo ho dei dubbi sui capelli raccolti. «Siamo sicure sui capelli raccolti?»

«Sì» dichiara Kitty. Poi si volta verso la parrucchiera e dice solo: «Facciamolo».

Il risultato finale è più elaborato di quanto io volessi. L’acconciatura ricorda un po’ quella di una étoile, ed è molto carina, ma quando mi guardo allo specchio non mi riconosco. Quella che vedo riflessa è una versione più adulta e più sofisticata di me, una persona che sta andando all’opera o a un quartetto d’archi.

E la prima cosa che faccio appena arrivo a casa, dopotutto il tempo che quella povera parrucchiera ha impiegato per sistemarmi i capelli, è disfare l’acconciatura. Kitty mi urla di tutto, ma non importa. Io voglio sentirmi me stessa, soprattutto stasera.

«Come organizziamo la tua entrata?» chiede Kitty mentre termina (bruscamente) di spazzolarmi i capelli.

«La mia entrata?»

«Quando Peter verrà a prenderti. Hai pensato alla tua apparizione nella stanza?»

Trina, sdraiata sul mio letto a mangiare un ghiacciolo, interviene: «Per il mio ballo di fine anno, mio padre mi ha accompagnata giù dalle scale e un maggiordomo impiegato per l’occasione ha annunciato il mio ingresso».

Le guardo entrambe come se fossero impazzite. «Trina, non sto andando a sposarmi, ma a una festa.»

«Potremmo spegnere tutte le luci e mettere la musica; poi esci fuori e resti in posa in cima alle scale…»

«Non voglio farlo, Kitty.»

Mia sorella aggrotta la fronte e chiede: «Che cosa non vuoi fare?».

«Tutto quanto.»

«Ma devi avere un momento in cui tutti guardano te e solo te» insiste.

«La tua prima apparizione» spiega Trina. «Tranquilla, filmerò tutto.»

«Se ci avessimo pensato prima, avremmo potuto preparare un video e magari sarebbe diventato virale.» Kitty scuote la testa e ha l’aria infastidita di chi le ha fatto un torto.

«L’ultima cosa di cui ho bisogno è essere di nuovo in un video virale» protesto.

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