Un po' di cioccolato, Bertie? by Alexander McCall Smith

autore:Alexander McCall Smith [Smith, Alexander McCall]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788850269402
Google: 3DvkEAAAQBAJ
editore: TEA
pubblicato: 2023-11-23T23:00:00+00:00

43. Vita e matrimonio di uno scozzese

Lo studio del dottor Saint Clair a Brisbane aveva avuto un grande successo. La gente del posto trovava molto rassicurante il tono pacato del medico scozzese e la sua abitudine ad annuire con fare empatico mentre i pazienti elencavano i loro sintomi. Si era affermato e ambientato alla perfezione: sebbene non avesse mai dimenticato di essere uno scozzese, non aveva mai più rimesso piede nella madrepatria. Non che non ci avesse mai provato, beninteso, in special modo dopo il matrimonio; la moglie, che non era mai uscita dall’Australia, adorava sentirlo parlare di Dumfries, ma anche di Edimburgo, che a sentire lui era più bella di Venezia e Parigi messe insieme. «Vedrai», le aveva detto. «Passeggeremo insieme per i giardini di Princes Street e prenderemo il caffè al Brown Derby. Poi andremo a fare compere da Forsyth, e anche da Jenners, e prenderemo l’automobile fino a Gleneagles. E t’innamorerai di questi luoghi, mia cara, e ti prometto che benedirai il giorno in cui hai accettato di sposare uno scozzese, anche con tutte le sue mancanze...»

«Non ve n’è alcuna», aveva risposto lei. «Non ai miei occhi, mio adorato.»

Era arrivato al punto di prendere tutti gli accorgimenti necessari per coprire una prolungata assenza dal lavoro e aveva stipulato accordi con uno spedizioniere, ma poi era scoppiata la guerra. C’era un gran bisogno di dottori, e i due soci con cui condivideva lo studio avevano un totale di sette figli. «Toccherà a me andare», aveva detto alla moglie.

Il padre di lei aveva fatto parte della campagna di Gallipoli e, in una delle rare occasioni in cui aveva acconsentito a parlare della prima guerra mondiale, le aveva raccontato la sua esperienza. Alla fine del racconto, più volte interrotto dai singhiozzi, le aveva preso la mano. «Mai più», le aveva detto. «Mai, mai, mai. Qualsiasi cosa accada altrove nel mondo, l’Australia non deve mai più farsi coinvolgere.»

Perciò, quando il marito le aveva detto che toccava a lui offrirsi volontario, lei l’aveva pregato di ripensarci. «Ci sono altri dottori», gli aveva detto. «Ce ne sono a migliaia.»

«Purtroppo non è così», aveva risposto lui.

«Ebbene, allora aspetta solo un altro po’. Vediamo cosa succede.»

«Non posso. Se non andassi, non riuscirei più a guardarmi allo specchio.»

Lei si era chiusa nel suo silenzio e aveva pensato: lo perderò.

Il dottor Saint Clair era stato dislocato nella Malesia britannica con la mansione di ufficiale medico di un’unità di fanteria australiana. Era abituato al caldo di Brisbane, ma quello malese si contraddistingueva per l’umidità implacabile e il tedio infinito. Gli uomini erano in salute e, fatta eccezione per i casi di malaria e le sporadiche emergenze chirurgiche in cui doveva assistere l’altro ufficiale medico dell’unità, che era per l’appunto un chirurgo, non aveva molto da fare. Il chirurgo era un irlandese che si era stabilito a Darwin. Era un uomo di buona compagnia con un almanacco di racconti improbabili tutti memorizzati in testa, ma beveva molto. In diverse situazioni si era presentato troppo ubriaco per rimanere sulle sue

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