Una luce improvvisa by Garth Stein

autore:Garth Stein [Stein, Garth]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: General, Fiction
ISBN: 9788856620368
editore: Piemme
pubblicato: 2015-01-14T23:00:00+00:00

26

Dickie balla

Prima di cena, quella sera, Serena era su di giri. In fiamme. Incaricò me e mio padre di lavare il servizio di fine porcellana che era nella sala da pranzo, dove avremmo cenato. Dopodiché ci mise a lucidare gli argenti. E ordinò al nonno di spazzare la veranda e pulire i vetri con aceto e fogli di giornale.

Da parte sua, lei non faceva che infornare, cuocere, affettare e sbattere, con la ciotola stretta contro lo stomaco e il polso che ruotava così in fretta da non vedersi nemmeno. Si interrompeva spesso per fare i suoi esercizi di respirazione, un demi-plié con le dita che proseguivano l’elegante arco delle braccia, mentre inspirava e poi fletteva il busto per allungare i muscoli. Ero colpito dalla sua scioltezza, ma immaginavo fosse il minimo che ci si potesse aspettare da una seduttrice del suo calibro. Avremmo mangiato pane appena sfornato con aioli fatta in casa, insalata di arancia e finocchio, una specie di salsa alle olive e del manzo crudo affettato sottile chiamato carpaccio. Aveva trovato la ricetta su un numero di «Bon Appétit», dedussi dalle sue frequenti sbirciate alla rivista posata sul bancone. Non avevo mai mangiato la carne cruda, ma Serena mi assicurò che mi sarebbe piaciuta moltissimo; era un piatto estivo, disse.

Tutto quel trambusto perché Richard, alias Dickie, sarebbe venuto a cena.

Dickie era il presunto fidanzato di Serena. Per me era “presunto” perché non aveva ancora fatto la sua comparsa a Riddell House, e che legame potevi avere con un fidanzato che non veniva mai a casa tua? Avevo provato a farle domande su di lui, ma Serena era stata avara di particolari. Sapevo che Dickie era nel settore immobiliare, che Serena lavorava con lui e non per lui, ma non avevo idea di come si fossero conosciuti né da quanto si frequentassero. Grazie alle informazioni racimolate tramite un processo deduttivo scomponibile in risposte mancate, risposte probabilmente falsate e risposte verosimilmente corrette, avevo concluso che Dickie era responsabile del quadernone azzurro ad anelli grande quanto un elenco telefonico che mio padre si portava appresso dal nostro arrivo. “Proposta di edificazione di...”

Questo significava che Dickie aveva un ruolo nella trattativa; il che era un bene, perché avrebbe contribuito al ricongiungimento dei miei genitori, in quanto lo sfruttamento della proprietà a fini di lucro avrebbe fatto sì che tutti ritrovassero la felicità. Però era anche un male, perché la trattativa era contraria ai desideri di un fantasma che, a quanto pareva, aveva scelto me per una diretta comunicazione e attuazione di tutt’altro progetto. Solo che, a essere sinceri, non ero sicuro di voler proseguire il dialogo con un fantasma, specie se il fantasma in questione mi chiedeva di mandare a monte i piani di mio padre e, quindi, di cancellare ogni speranza di far tornare insieme i miei genitori. Ecco perché era con moderato entusiasmo che aspettavo di conoscere Dickie. Perché non potevo dire con certezza se Dickie avrebbe avuto un ruolo edificante nella saga della “Proposta di edificazione di...”.

Dickie finalmente arrivò, ed era un uomo davvero enorme.

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