Vichinghi. Storia degli uomini del Nord by Alberto Massaiu

Vichinghi. Storia degli uomini del Nord by Alberto Massaiu

autore:Alberto Massaiu [Alberto Massaiu]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: History, Ancient, General, Europe
ISBN: 9788836161898
Google: Lr64zwEACAAJ
editore: Diarkos
pubblicato: 2023-04-15T19:06:45+00:00


La penetrazione svedese sui mari caldi orientali e nelle pianure sarmatiche doveva essere comunque precedente alle date fornite dalla cronaca russa. Già nel 839 viene citato un episodio avvenuto durante un’ambasceria dell’imperatore Teofilo presso la corte di Ludovico il Pio a Ingelheim, in cui i romani erano accompagnati da dei “rhos”, inviati da un sovrano detto “Cacano” in segno di amicizia. In quell’occasione Ludovico aveva appurato che questi erano di nazionalità svedese – gentis sueonum – e, visti i pessimi rapporti che aveva con i razziatori vichinghi che devastavano le coste dei suoi domini dalla Sassonia all’Aquitania, li trattenne fino a che non appurò che fossero in primo luogo onest’uomini e non spie, ma soprattutto che i rhos erano sì genti svedesi, ma appartenenti a un regno a oriente ben diverso dalla patria di origine scandinava. Anche il nome di Cacano era probabilmente un titolo piuttosto che un nome vero e proprio, forse ispirato al termine che le genti nomadi davano fin dalla notte dei tempi ai loro capi, ovvero khan. Una conferma in tal senso potrebbe giungere da un viaggiatore arabo, tale Ibn Rustah, che afferma che il sovrano di Kiev fosse il khaqan dei rus’.

I primi insediamenti archeologici con tracce svedesi si collocano nella regione della Finlandia, e nello specifico nei pressi del lago Ladoga. Snorri Sturluson parla di un insediamento chiamato Aldeigjuborg, sito probabilmente vicino alla moderna Staraja Ladoga, in cui gli abitanti finni e slavi si fusero con un’élite di governo, commerciale e militare svedese già all’inizi del IX secolo.

Da centri come Aldeigjuborg i mercanti-guerrieri svedesi esplorarono gli immensi fiumi dell’attuale Russia europea, spingendosi affluente dopo affluente sempre più verso sud, incontrando via via i popoli citati in precedenza. Con questi scambiavano pellicce, cera, ambra, miele in cambio di argento, ma alternavano quest’attività civile con la guerra e il saccheggio, specialmente con l’obiettivo di fare schiavi da commerciare ancora più a oriente con i musulmani in Persia.

In una replica di quanto stava avvenendo in Inghilterra e Irlanda, gli svedesi passarono dal saccheggio alla conquista diretta. Ben presto le tribù finniche, estoni, lituane e slave del Baltico dovettero riconoscere la supremazia norrena: gli svedesi si installarono come casta militare e politica dominante nella regione, fondando potentati e regni sulle rive dei lunghi fiumi attraverso i quali commerciavano, sfociando sul Mar Nero, con i romani d’oriente e i musulmani. Con questi scambiavano merci esotiche di lusso come la seta cinese o bizantina, il vetro persiano, spezie dall’India, incenso dall’Arabia e mille altri oggetti che venivano portati verso nord, fino ai mercati della Svezia, della Danimarca e dell’Inghilterra. Grazie a questa incessante e industriosa attività, negli ultimi decenni del IX secolo i rus’ avevano raggiunto una notevole importanza negli affari della regione, e di sicuro avevano iniziato a governare diversi insediamenti e città strategiche.

È in questo contesto che va collegata la semileggendaria figura di Rurik (e dei suoi fantomatici fratelli, dai nomi ben poco norreni), che divenne signore di Novgorod verso l’anno 862. Questi fu un sovrano di successo,



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