Vorrei tu fossi qui by Doris J. Lorenz

Vorrei tu fossi qui by Doris J. Lorenz

autore:Doris J. Lorenz [Lorenz, Doris J.]
La lingua: ita
Format: epub, azw3
pubblicato: 2014-06-15T16:00:00+00:00


22

Layla

Quando tornai nella dependance in compagnia del fratello di Rafael, trovai lui e i suoi genitori in un cupo silenzio.

Loro due erano in piedi accanto al tavolo e con un saluto a mezza bocca se ne andarono, seguiti dal bambino, che si voltò un attimo a salutarmi, ma guardò anche suo fratello.

Io rimasi appoggiata allo scaffale fatto a gradoni che portava al soppalco e dopo che se ne furono andati, guardai Rafael.

Lui era sconvolto e tormentato allo stesso tempo.

Attesi che parlasse per primo; temetti che si sarebbe rinchiuso di nuovo nei prolungati silenzi nei quali si trincerava quando ci eravamo conosciuti.

“Di tutte le cose che avevo pensato su quello che era stato il destino di mia madre dopo che si era allontanata da casa, quella di tornare con mio padre e farci un altro figlio, era l'unica che... assurdo, non lo trovi assolutamente assurdo?” mi disse con amarezza.

Si ravviò i capelli e poi passò ripetutamente le mani sul viso, quasi cercasse di capire se fosse sveglio o se stesse ancora dormendo.

“Forse, voleva solo colmare il vuoto che si era creato con la tua fuga”.

“Perché non mi ha portato con sé? Se sentiva la mia mancanza, tanto da tornare dal nostro aguzzino, come mi ha confidato, perché non ha pensato di...”.

“Ti ha detto che ti hanno cercato o sbaglio?”.

“Sì, ero minorenne e sono stato per molto tempo anche su giornali e televisioni, forse per non dare ulteriore scalpore, mia madre è tornata subito da mio padre. Io, invece, sono stato bravo a far perdere le mie tracce. Mi sono travestito. Dovevi vedere come stavo bene con i capelli, cortissimi e biondi”, per un attimo ridacchiò, poi il suo sguardo tornò cupo. “Avevo degli amici che non avrebbero parlato neanche sotto tortura; mi hanno protetto, per i primi tempi, poi sono andato il più lontano possibile dalla mia terra”.

“E dall'oceano, anche se hai scelto un'altra città di mare”.

“Lo stesso dove si affaccia Roma”, mi disse e si avvicinò a me, mi prese tra le braccia e mi strinse forte, non voleva parlare, non in quel momento.

Un bussare leggero al portone ci fece staccare, Rafael andò ad aprire.

“Scusateci, ma...” era Alejandro, seguito da Consuelo, ci guardavano con aria preoccupata.

“Entrate”, li invitò lui.

“Tuo padre è Esteban Soto e tu sei scappato da casa...”.

“Sì, ma io come vi ho raccontato, non faccio più parte di quella famiglia da anni, la mia famiglia è a Barcellona. Ho dovuto anche rassicurarli che stavo bene: hanno visto le immagini sui notiziari e si erano preoccupati”.

“E con tua madre e tuo fratello?” gli chiese Consuelo.

Rafael prese un profondo respiro e scosse la testa.

“Non lo so, è tutto così assurdo, in un attimo, tutto il mio passato si è ripresentato nella mia vita e non mi piace per niente”.

“Ma ora ci devi fare i conti”, gli dissi.

“Sì, lo so”, disse con un tono carico di rabbia.

Avrei voluto dirgli che non serviva prenderla in quel modo, ma doveva arrivarci da solo e soprattutto, era lui che doveva decidere se riallacciare i rapporti con la sua famiglia di origine.



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