101 misteri della Sardegna che non saranno mai risolti by Gianmichele Lisai

autore:Gianmichele Lisai
La lingua: it
Format: mobi, epub, azw3
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2014-08-07T22:00:00+00:00

IL SEGRETO DEL SACERDOTE PITTUI

Il vecchio bandito tolse la pipa di bocca, e mi fissò con un senso di stupore. Io gli chiesi:

«Non avete altro a dirmi a riguardo di prete Pittui?»

«Nulla».

«Non mi avete taciuto, per riguardi di famiglia, qualche sua azione disonesta?»

«Nessuna. Ma perché simile dubbio?»

«Sarò schietto. Nel pubblico è fondata la credenza che Giovanni Tolu siasi vendicato del prete, solo perché costui gli aveva oltraggiato la moglie…».

«Ciò è falso!».

Questo è un brave passo del dialogo che scaturì da un’indiscreta domanda di Enrico Costa al celebre bandito Giovanni Tolu, il quale scelse di raccontare allo scrittore sassarese le sua vita, raccolta nel libro Giovanni Tolu, storia di un bandito sardo, narrata da lui medesimo. L’estratto riportato fa parte dell’ultimo capitolo, intitolato Il mistero. Ma qual è il mistero a cui si fa riferimento? Prima di arrivare al nodo della questione è necessario fare un piccolo passo indietro per introdurre, in breve, la storia di cui il bandito fu protagonista insieme a sua moglie e al sacerdote Pittui.

La vicenda si svolse nella precisa metà dell’Ottocento a Florinas, un piccolo villaggio del sassarese, dove Giovanni era nato e cresciuto in una famiglia umile. Ancora adolescente perse il padre e fu costretto, nonostante la giovane età, a provvedere lui stesso al sostentamento dei suoi. A venticinque anni s’innamorò di Maria Francesca Meloni, una ragazzina del suo paese che lavorava come domestica presso la casa del prete Pittui. Quest’ultimo, quando Giovanni chiese Maria Francesca in sposa, subito si dichiarò contrario ma, nonostante tutto, il matrimonio fu infine celebrato nel 1850. La convivenza fu da subito burrascosa, intralciata dai familiari di lei e anche dal sacerdote, che non perdeva occasione per intromettersi nelle questioni della coppia. L’epilogo si ebbe quando, in seguito a una lite, Giovanni schiaffeggiò Maria Francesca, incinta di alcuni mesi. Salvatore Meloni Ru, padre della ragazza, intervenne in difesa della figlia e il genero, in seguito a un acceso diverbio anche con quest’ultimo, lo minacciò con il fucile. Nel paese in pochi attimi si diffuse l’eco dello scandalo e sopraggiunse, tra gli altri, prete Pittui, il quale si affrettò a sentenziare che il matrimonio potava considerarsi annullato. Giovanni non la prese bene e il 27 dicembre di quello stesso anno, nella piazzetta di Santa Croce, cercò di assassinare il sacerdote a colpi d’arma da fuoco ma, poiché la pistola s’inceppò, lo massacrò di botte fino e ridurlo in fin di vita. Fu costretto a fuggire, a iniziare la sua latitanza e la sua lunga carriera di bandito. In paese si sparse la voce che avesse agito accecato dalla gelosia, poiché Maria Francesca aveva una relazione con don Pittui. Ma molti anni dopo, nei suoi dialoghi con lo scrittore Enrico Costa, il bandito negò di essersi «vendicato del prete, solo perché costui gli aveva oltraggiato la moglie».

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