101 tesori nascosti di Milano da vedere almeno una volta nella vita by Gian Luca Margheriti

101 tesori nascosti di Milano da vedere almeno una volta nella vita by Gian Luca Margheriti

autore:Gian Luca Margheriti [Margheriti, Gian Luca]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788854186125
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2015-07-27T22:00:00+00:00


57.

MONUMENTO A FRANCESCO SFORZA DI LEONARDO DA VINCI

Piazzale dello Sport, 16

L’ultimo punto di questa parte del percorso lo raggiungiamo recandoci al piazzale dello Sport. Qui, all’ingresso dell’Ippodromo di San Siro, si viene accolti da un gigantesco cavallo in bronzo. Pochi lo sanno, ma si tratta di un’opera di Leonardo Da Vinci. Non proprio realizzata da lui in persona, ma creata basandosi nella maniera più fedele possibile sui suoi progetti e bozzetti.

Ma andiamo con ordine. Leonardo Da Vinci arrivò a Milano nel 1482 mandato da Lorenzo il Magnifico allo scopo di compiacere il suo amico Ludovico il Moro, signore di Milano, il quale da tempo era alla ricerca di un valente artista per realizzare un’opera titanica che celebrasse la gloria di suo padre Francesco, che nel 1450 aveva portato la famiglia Sforza alla guida di Milano.

Il giovane artista che arrivava da Vinci, un piccolo borgo non lontano da Firenze, ai tempi del suo arrivo a Milano non era ancora conosciuto. Ma proprio alla corte del Moro, che si avviava a divenire una delle più belle e culturalmente floride di tutta Europa, Leonardo trovò il terreno fertile per dispiegare al massimo tutte le sue multiformi capacità. Il Moro, oltre a impiegare il genio toscano nell’elaborazione di un monumento che celebrasse le glorie di Francesco, cominciò ad affidargli parecchi compiti da ingegnere. Milano era la città più importante del mondo per la produzione di armi e armature, e uno dei primi compiti di Leonardo fu proprio quello di creare progetti per nuove micidiali armi. Oltre a questo, Leonardo progettò anche strumenti per sfruttare al meglio la forza muscolare degli operai.

Intanto nella sua testa si stava formando l’idea di realizzare il più grande monumento equestre del mondo. Esiste un documento che traccia il pagamento da lui ricevuto per cominciare a realizzare un bozzetto della grande statua. L’idea del maestro toscano era quella di ritrarre Francesco Sforza in sella a un cavallo nell’atto di impennarsi. Esistono decine di bozzetti di cavalli che Leonardo andava a ritrarre dal vero ogni volta che poteva. La sua intenzione era quella di sintetizzare nella cavalcatura dello Sforza tutte le migliori parti anatomiche che gli fosse capitato di disegnare. Purtroppo in breve Leonardo si accorse che l’opera aveva dei notevoli limiti tecnici. L’idea di ritrarre il cavallo nell’atto di impennarsi era geniale, ma sarebbe stato impossibile, viste le dimensioni su cui voleva lavorare il maestro toscano, progettare un sistema per farlo stare in piedi.

Per diversi anni Leonardo si allontanò dal progetto del monumento equestre per dedicare la sua genialità ad altre attività. Una delle principali fu la creazione di macchine sceniche per allietare le feste organizzate dal Moro. Ma trascorse anche molto tempo a dipingere (a questo periodo ad esempio risalgono il Ritratto di Musico conservato all’Ambrosiana qui a Milano, le due versioni della Vergine delle rocce e la Dama con l’ermellino, il ritratto dell’amante del Moro, Cecilia Gallerani), continuò i suoi studi sul volo e si dedicò a una serie di opere che gli furono commissionate dal Moro. Una



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.