24 ore di terrore by Greg Iles & A. Romeo

autore:Greg Iles & A. Romeo [Iles, Greg & Romeo, A.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Domestic Fiction, Espionage, Jackson (Miss.), Physicians, Fiction, Psychopaths
ISBN: 9788838470660
Google: nY6oAAAACAAJ
editore: Piemme
pubblicato: 2001-09-02T00:00:00+00:00

L'agente speciale Bill Chalmers ringraziò un detective nero della squadra omicidi di nome Washington e chiuse la porta della stanza degli interrogatori del distretto di polizia. Il dottor McDill e sua moglie avevano seguito l'auto dell'agente per i pochi isolati che separavano l'edificio con gli uffici federali dal quartier generale della polizia. Quello per cui erano andati fin lì ora era davanti ai loro occhi. Una pila di foto segnaletiche alta quasi un metro.

«Ci saranno migliaia di foto qui» disse McDill.

«Temo di sì. Io sono nell'altra stanza a consultare il computer dell'NCIC, il centro nazionale per le informazioni sui criminali. Cercherò tutti i dati sui passati rapimenti a scopo di estorsione nel sud-est, quindi inserirò i nomi Joe, Huey e Cheryl per vedere se ci sono delinquenti che si chiamano così o che usano questi nomi come pseudonimi. Joe è diffuso come la polvere, ma gli altri potrebbero dirci qualcosa. Inoltre ho parlato con il mio capo al cellulare mentre venivamo qui. Tra poco ci raggiungerà. Proprio ora sta svegliando qualche direttore di banca per individuare tutti i trasferimenti di denaro significativi che domani mattina verranno effettuati verso Gulf Coast.» Chalmers guardò l'orologio. «Dovrei dire questa mattina.»

McDill sospirò. «Possiamo avere del caffè?»

«Senza dubbio. Come lo prendete?»

«Per me nero. Margaret?»

«È possibile avere del tè?» chiese a bassa voce.

Chalmers le sorrise. «Non si sa mai. Vado a vedere.»

Dopo che fu uscito, Margaret si sedette al tavolo di metallo e aprì uno degli schedari. I visi che la guardavano dalle foto appartenevano a persone che i McDill avevano sempre evitato, servendosi di tutto il loro denaro e dei loro privilegi per tenersene alla larga. Avevano molte caratteristiche in comune. I loro occhi appesantiti dalla droga erano accecati dal flash. Avevano guance scavate. Denti marci. Anelli al naso. Tatuaggi. E stampata in ogni volto, come se fosse iscritta nella pelle, un'amara mancanza di speranza, come se fosse inutile guardare al di là delle ventiquattro ore successive.

«Stiamo facendo la cosa giusta?» chiese Margaret, guardando il marito.

McDill le carezzò delicatamente una spalla. «Sì.»

«Come lo sai?»

«La cosa giusta è sempre la più difficile.»

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