4159706963bea5ebfa66d4aa457dd7fe by Unknown

autore:Unknown
Format: epub

Domenica notte. Tutto era buio, tutto era chiuso. Jack camminava tanto per camminare. Aveva voglia di presentarsi al lavoro domani per aiutare un gruppo di signore a migliorare il loro mambo? No. Lo avrebbe fatto? Sí. Che vita ridicola. Ma avere qualche soldo non era male, e con quelle signore andava piú d’accordo di quanto non gli capitasse di solito. Naturalmente, a volte gli portavano una fetta di dolce o mezza teglia di fudge. Faceva parte dell’economia dell’universo. Le pareti della sala erano coperte da grandi specchi chiazzati. A volte non riusciva a fare a meno di guardarsi di sfuggita, notando quello strano eccesso di grazia che sembrava parodia, e che di tanto in tanto provocava un’occhiata gelida da parte del gestore della scuola. Oh, be’. Forse sarebbe riuscito a farsi un’ora o due di sonno, si sarebbe ripreso e si sarebbe presentato al lavoro. Alle signore avrebbe fatto piacere vederlo. Erano lusingate dalla sua cortesia, deliziate, in un certo senso, quando la volgeva in scherzo, «Oggi è piú incantevole del solito», seguito dal nome, se lo ricordava.

Quando arrivava il giorno di paga, spendeva i soldi ubriacandosi a morte, per cosí dire, per poi svegliarsi a pezzi nella mente e nel corpo quanto lo era nello spirito. Si permetteva di pensare a Della, e di infuriarsi e di accorarsi dai suoi piú intimi recessi, e si permetteva di sentire il rimpianto e l’imbarazzo e l’orrenda solitudine. Dopodiché, chissà. Quell’unico motivo che aveva per andare avanti cominciava a sembrargli un po’ inadeguato.

Rimase disteso nel letto senza chiudere occhio fino a poco prima dell’alba. Poi decise di alzarsi, di dedicarsi a un altro po’ di niente fino al sorgere del sole. Mise i piedi per terra, accese la luce, e allora scorse una lettera, che evidentemente qualcuno aveva infilato sotto la porta. Sulla busta c’era l’impronta di una scarpa, senza dubbio la sua. Quindi, era rimasta là tutta la notte, forse anche per gran parte del giorno prima. Il portiere lasciava accumulare la posta in un cassetto fino a quando aveva un buon motivo per andare di sopra. A quanto pareva, Teddy considerava l’altra pensione il suo indirizzo. Il suo capo sapeva dove abitava. E lo sapeva Della. Quindi, con tutta probabilità era stato licenziato. La lasciò dov’era. Il biasimo è una stilettata, chiunque si sia assunto il compito di somministrarlo. Il suo capo aveva le gambe arcuate ed era privo di senso del ritmo. A lui nessuno portava mai del dolce. Ma stava a lui licenziare. La piccineria bell’e buona di quel gesto incombeva gigantesca sopra Jack.

Ma, tanto per sicurezza, alla fine raccolse la lettera e vide la grafia chiara e l’indirizzo del mittente. Quel fatto scatenò una tempesta di emozioni e Jack aspettò che passasse lungo disteso sulla schiena con il guanciale sulla faccia. Quando si rimise a sedere e l’aprí, scorse le parole «Amico mio caro». Gesú mio, quando lo aveva visto la sera prima, Della doveva aver pensato che avesse letto la sua lettera. «Amico mio caro, – gli aveva detto.

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