Emozioni by Emozioni

autore:Emozioni [LDB] [Emozioni [LDB]]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mimesis Edizioni
pubblicato: 2022-10-30T00:00:00+00:00

Difficoltà a testare la teoria sperimentalmente

Ho già esposto in modo abbastanza completo quello che mi pare essere il modo più fecondo di concepire le emozioni. Bisogna [455] ammettere che non si tratta che di un’ipotesi, di una concezione vera solo sul piano delle possibilità, e che è ancora lontana da una definitiva conferma. L’unico modo per sconfessarla con forza, tuttavia, sarebbe di prendere una qualche emozione e poi dimostrare la presenza di certe qualità nella sensazione di tale emozione palesemente in surplus rispetto a quelle che possono derivare dagli organi colpiti in quel momento. Ma individuare con certezza delle qualità puramente spirituali nella sensazione sarebbe certamente un compito che va al di là delle capacità umane. Come afferma il professor Lange, noi non possediamo alcun criterio immediato che ci permetta di distinguere il sentire spirituale da quello corporeo; e, aggiungerei io, quanto più affiliamo la nostra introspezione, tanto più tutte le qualità della sensazione si localizzano maggiormente (vedi sopra, vol. I, p. 300)16 e tanto più aumentano le difficoltà nel discriminarle17.

Potremmo, d’altro canto, ottenere una verifica positiva della teoria se trovassimo un soggetto del tutto insensibile, sia internamente che esternamente, ma non paralitico, sul quale gli oggetti capaci di eccitare le emozioni potessero ancora produrre le espressioni corporee usuali, ma che, se consultato, dicesse di non sentire alcuna affezione emozionale soggettiva. Un tale soggetto sarebbe come colui che apparisse affamato agli astanti, poiché lo si vede mangiare, ma che in seguito confessasse di non aver avuto appetito di sorta. Casi come questo sono estremamente difficili da trovare. Per quel che ne sappiamo, la letteratura medica contiene solo tre resoconti a riguardo. Nel famoso caso di Remigius Leims, coloro che ne danno notizia non fanno alcun riferimento alla sua condizione emotiva. Nel caso riportato dal dottor Winter18, il paziente è definito inerte e flemmatico, ma, come mi informa lo stesso dottore, nessuna particolare attenzione è stata data alla sua condizione psichica. Nello straordinario caso riportato dal professor Strümpell (al quale mi riferirò in altro luogo)19, leggiamo che il paziente, un apprendista calzolaio di quindici anni, interamente insensibile, sia dentro che [456] fuori, ad eccezione di un occhio e di un orecchio, quando gli capitava di bagnare il letto mostrava vergogna e, quando una pietanza che soleva amare gli veniva messa innanzi provava tristezza al pensiero di non poterne più gustare il sapore. Il dottor Strümpell è anche così gentile da informarmi che egli manifestava sorpresa, paura e rabbia in alcune occasioni. Tuttavia, nell’osservarlo a nessuno pare esser venuta in mente una teoria come quella presente; e resta possibile che, così come egli soddisfaceva i suoi naturali appetiti e necessità a sangue freddo, senza alcuna sensazione interna, parimenti le sue espressioni emozionali fossero accompagnate da un cuore completamente freddo20. Ogni nuovo caso che emerga di anestesia generalizzata dovrebbe essere attentamente esaminato considerando la sensibilità emozionale interna come distinta da quelle “espressioni” dell’emozione a cui le circostanze possono dare origine21.

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