Absolution (Italian Edition) by Marta Rei

autore:Marta Rei [Rei, Marta]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Delrai Edizioni
pubblicato: 2017-06-13T22:00:00+00:00

8

L’illuminazione elettrica sfarfalla e ci coglie di sorpresa, mentre siamo entrambi seduti sulla poltroncina bianca. Lorelei allontana il capo dalla mia spalla, dove è rimasto adagiato fino a ora, e fissa lo sguardo verso i neon dalla luce gelida. Non le do il tempo di formulare una domanda, perché le catturo il mento tra l’indice e il pollice e la guido a posare le sue labbra sulle mie. Lei mi asseconda con un bacio fugace.

«Brandon…»

«Sta’ tranquilla. So come uscirne.»

Aggrotta le sopracciglia e scuote appena il capo.

«Non ti perdonerò un’altra cazzata» mi avverte. Non ha ancora chiaro che non riuscirei a combinare niente con un’altra donna.

«Non si tratta di fare altre cazzate. Ho portato a termine la mia parte dell’accordo con Sawier e adesso siamo liberi.»

Ascoltando ciò che ho detto mi rendo conto di affidarmi a una favoletta a cui nemmeno un bambino crederebbe. Non penso proprio che sia finita così, anche perché ho un conto in sospeso con lui. Deve parlare e pagare per quello che mi ha fatto.

«Finirà così?» chiede sorpresa, mentre socchiude gli occhi come se fosse colpita dai raggi del sole. «Voglio dire… Hai risolto qualcosa venendo qui e… lavorando per quel tipo?»

Allontano lo sguardo da lei e sollevo un angolo della bocca in un mezzo sorriso.

«No, non ho risolto proprio niente. Ho saputo soltanto delle mezze verità da quella pazza. Lady Brannon…»

«Quella era Lady Brannon?» mi interrompe.

«Proprio lei. La moglie di Lord Brannon. Una pervertita, appassionata di dominazione e sadismo. Da lei ho saputo che prima di noi a villa Gascoyne c’erano altri ragazzini, decisamente più sfortunati.»

«Che significa?»

«È proprio questo che non so, anche se lei mi ha lasciato intendere qualcosa su alcuni ragazzi con cui avrebbe condiviso esperienze raccapriccianti.»

Sbuffo dal naso dopo aver abbassato le palpebre per rifiutare ancora per un attimo la cruda realtà di quanto ho scoperto. È dura da accettare per me, figuriamoci per lei.

«Non voglio parlarne finché non avrò la certezza di quello che sto soltanto ipotizzando, ti spiace?» mormoro.

Il solo ricordare ciò che mi ha rivelato Lady Brannon mi fa venire il voltastomaco. L’odore di quella donna mi ha avvelenato le narici e ogni tanto lo sento di nuovo, chissà per quale scherzo della memoria.

Lorelei mi consola con un bacio leggero sulle labbra, prima di alzarsi e sistemarsi alla meno peggio il vestito, per poi dirigersi verso una porta sulla destra.

«Dove vai?»

«In bagno. Vuoi raggiungermi?» mi risponde con malizia.

Il suo invito mi alletta parecchio. Se devo stare chiuso qui dentro fino a nuovo ordine, posso tranquillamente sfruttare il tempo al meglio.

Mi alzo in piedi anche io, ma non riesco a raggiungerla. La chiave gira nella toppa dall’esterno e blocca sul nascere i miei movimenti. La porta si apre e lascia entrare la fragranza di un profumo maschile, così intenso da essere fastidioso. Lo riconosco, l’ho già sentito, per questo anche senza voltarmi verso di lui porgo i miei omaggi al nuovo arrivato.

«Si bussa prima di entrare, Aaron» dico, sarcastico, e cerco di mantenere un tono freddo.

Lui non tarda a rispondermi.

«Scusa tanto» ghigna.

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