All'ombra degli Dei by Vari (Gianni Montanari)

All'ombra degli Dei by Vari (Gianni Montanari)

autore:Vari (Gianni Montanari) [Vari (Gianni Montanari)]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: fantasy, copertina
pubblicato: 1978-12-31T23:00:00+00:00


Cornelia era figlia di Amadeo, il defunto doge di Napoli. Lui non aveva avuto, con suo grande dolore, figli maschi, né legittimi né illegittimi. Però si sapeva che c'era un'altra figlia, datagli da una donna della servitù, e questa, sorellastra di Cornelia, se n'era andata con la figliola legittima alla corte di Carsus. Dove purtroppo, inevitabilmente, aveva attratto le attenzioni dell'avvenente, debole, e sentimentale re Vindelieio. Al quale, nove mesi dopo, aveva generato una figlia, che avevano chiamato Phyllis.

Cornelia non si mosse.

La piccola Phyllis era perciò sorellastra di Laura, figlia dello stesso padre; inoltre, essendo figlia della sorellastra della madre di Laura, nipote degli stessi nonni. Non c'era da stupirsi che le ragazze si assomigliassero tanto fra loro, e che la somiglianza aumentasse sempre più a mano a mano che si facevano adulte. Non c'era da stupirsi che, malgrado Phyllis fosse la serva di Laura, fossero cresciute come care amiche, scambiandosi abiti e gioielli... anche se naturalmente Laura ne aveva una quantità assai maggiore... Forse era per questo che indossavano il fermaglio di rame a forma di spilla un giorno per ciascuna, come per gioco.

Nessuna delle due bambine sapeva niente di un patto segreto stipulato prima della loro nascita. Si diceva che fosse stato fatto tra una donna e una Fenice, in parte per amore, in parte per passione, e in parte per ricambiare la promessa di un trono. Quel patto era stato a lungo fonte di speranza, forza e gioia... poi il momento di pagare il tributo era giunto prima del previsto, e bisognava pagarlo.

«Supponiamo che la donna promessa sposa della Fenice fosse una creatura con poteri straordinari. Avrebbe potuto circondarsi di difese e protezioni... ma anche così, sempre, sempre, c'era il timore che potessero venirle a mancare. Inoltre quella donna sarebbe stata continuamente in pena per sua figlia, temendo che la Fenice reclamasse lei al posto della madre. Capite?

«Che cosa doveva fare? Che cosa poteva fare? Azzardiamo un'ipotesi, supponendo che quella donna siate voi, signora. Che poteva fare? Ebbene, poteva portarsi via la figlia Laura da Carsus, travestita da Phyllis, la serva. E far partire più tardi Phyllis, dopo averla convinta con un incantesimo di essere Laura. Questo nella speranza che la Fenice facesse ciò che infatti fece, cioè ordinasse a qualcuno di rapire la ragazza sbagliata. Così, sia l'amato-odiato amante, sia l'amata-odiata serva, sarebbero stati eliminati insieme su quella pira lontana, dove non sarebbe avvenuta nessuna mistica unione, forse, ma solo una dolorosa morte tra le fiamme. Non poteva sapere che i trogloditi avrebbero assalito i rapitori prezzolati dalla Fenice, né che il vecchio ciclope avrebbe salvato Phyllis, né che la Fenice avrebbe avuto paura di affrontarlo per portargliela via.

«Ma quando la Fenice, travestita da fenicio, si fece vedere a Napoli, fu evidente che qualcosa non aveva funzionato. La Fenice arrivò e partì, e l'incertezza doveva essere terribile. Se la mia ipotesi è giusta, signora, allora la vostra ansia, il vostro intenso desiderio di costruire lo speculum, non erano dovuti alla paura che fosse accaduto qualcosa di male alla falsa Laura, ma che così non fosse.



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