Ancora una volta by Jodi Ellen Malpas

autore:Jodi Ellen Malpas [Malpas, Jodi Ellen]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: One night trilogy - vol. 3
ISBN: 9788854191785
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2016-03-06T16:00:00+00:00

Capitolo 16

Impiego più di un’ora a prendermi cura della nonna, e mi godo ogni singolo istante, dal bagno, che fa col mio aiuto, fino al momento di accompagnarla a letto. Le asciugo i capelli, la spazzolo, le do una mano a infilarsi nella camicia da notte leggera e sprimaccio per bene i cuscini prima di aiutarla a salire sul letto. «Scommetto che ti piace da morire», scherza piano, lisciando con la mano le lenzuola. È seduta sul letto, i riccioli grigi le ricadono perfettamente sulle spalle mentre si mette comoda.

«Mi piace prendermi cura di te», confermo, ma evito di precisare che preferisco farlo quando non ne ha bisogno sul serio. Voglio che stia bene. La voglio com’era prima. Forse ha ritrovato la sua indole tosta, è vero, ma non sono così illusa da credere che si sia ripresa del tutto.

«Non pensare che ti permetterò di infilarti di nuovo in quel mondo vuoto dove avevi deciso di nasconderti prima che Miller ti trovasse» dice, ancora occupata a lisciare le lenzuola. Smetto di ronzarle attorno e mi accorgo che mi guarda di sottecchi. «Giusto perché tu lo sappia».

«Lo so», la tranquillizzo, ignorando il lampo di dubbio che per un attimo mi attraversa. Sarebbe così semplice tornare a nascondermi anziché affrontare ancora tutte le sfide che mi attendono.

«Te l’ho già detto, Olivia», continua. La conversazione sta prendendo una brutta piega. «Tutti sono capaci di innamorarsi, ma per rimanere innamorati bisogna essere persone speciali. Non credermi così sciocca da pensare che tra voi sia tutto perfetto. Vedo un uomo innamorato. Vedo una ragazza innamorata». Si ferma. «Ma quello che vedo meglio ancora sono i demoni che Miller Hart porta dentro di sé».

Mi si blocca il respiro.

«E vedo anche la sua disperazione. Non può nascondermi nulla». Fissa gli occhi nei miei. Sto ancora trattenendo il fiato. «La sua salvezza dipende da te, mia cara ragazza. Aiutalo».

Qualcuno bussa con delicatezza alla porta della camera da letto. Sobbalzo e corro ad aprire, ma intanto la mia mente ha preso la fuga e la voglia di scappare mi manda nel panico. Davanti a me c’è George, che mi guarda un po’ di sbieco, il vassoio del tè in equilibrio tra le mani. «Tutto bene, Olivia?»

«Sì», rispondo con voce stridula, facendomi da parte per lasciarlo passare.

«Può ricevere visite? Porto il tè».

«Portami a ballare, George!», strilla la nonna alle mie spalle, strappandogli una risatina.

«Lo prendo per un sì». George scivola dentro e il suo sorriso si allarga quando la vede nel suo letto, tutta pulita e in ordine. «Sei uno spettacolo, Josephine».

L’assenza di battute o risposte sarcastiche mi sorprende. «Grazie, George». Nonna batte la mano sul comodino, facendogli segno di posare il vassoio, cosa che lui fa prontamente e con cautela. «Vediamo se questo tè è all’altezza».

«Nessuno fa il te come te, Josephine», dice lui allegro, e lascia cadere una zolletta di zucchero in ognuna delle tazze.

Rimango a osservarli per qualche minuto lì sulla porta, esitante, e sorrido quando nonna gli bacia il dorso della mano e George ride deliziato.

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