Animali in giallo by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General, Mystery & Detective, Collections & Anthologies, Animals, Cozy
ISBN: 9788838947636
Google: peEyEQAAQBAJ
editore: Sellerio
pubblicato: 2024-11-25T23:00:00+00:00

Simona Tanzini

La buffa creatura e lo scecco

1

Ci guardiamo. Io all’esterno della staccionata, appoggiata al legno perché sono nata stanca; lui all’interno, piuttosto placido. Si volta verso il caos targato circo mediatico che scoppietta a qualche decina di metri da noi, poi si gira di nuovo verso di me con un’espressione rassegnata, modalità cosa mi tocca sopportare. Io di risposta metto su l’espressione guarda non dirlo a me.

Che poi in effetti io l’avrei scelto, di avere a che fare col circo mediatico, visto che faccio la cronista di un broadcaster internazionale; lui no. A dire il vero non so che aspirazioni avesse nella vita prima di finire coinvolto in un caso di cronaca con un morto e un ferito grave: non è che sia proprio facilissimo comunicare con gli asini. Cioè, è sicuramente un asino molto espressivo, ma non al punto di chiedergli cosa voleva fare da piccolo e ottenere una risposta tanto comprensibile.

Dalla porta del casolare dietro il mio nuovo amico scecco vedo uscire una figura familiare che sta portando qualcosa di strano in braccio, insieme alle solite altre figure che si incontrano sulla scena di un delitto, poliziotti di un tipo, poliziotti di un altro tipo, medici per chi è ancora vivo, medici per chi invece no, etc. etc. Dovrei cercare come al solito di rovistare tra i neuroni per ricordare il cognome, perché il nome sono abbastanza certa sia Francesco, ma lui è sempre stato solo Zelig, l’unica persona che non ha sempre lo stesso colore.

Lo osservo un po’ sorpresa perché è la prima volta che lo vedo davvero sulla scena di un delitto. Finora avevo avuto la netta impressione che la sua occupazione principale fosse quella di prendere in giro me.

Guardo l’amico asino. Presumo abbia un colore anche lui. Ogni tanto, a tempo perso, provo a leggere, studiare e capire qualcosa sulla sinestesia. Io vedo il colore della musica. E fin qui, non sono l’unica al mondo; siamo pochi ma ci siamo. È un po’ complicato da spiegare: sono sensi che dovrebbero restare separati e invece è come se entrassero in contatto, per cui ad esempio la Quinta di Beethoven per me inizia rosso bordeaux. Però non è che vedo il mondo rosso bordeaux, è solo che il colore è quello. Poi però vedo anche il colore delle persone, e qui mi sembra di essere abbastanza sola nell’universo; sono sempre partita dal presupposto che è come se ogni persona (o quasi) avesse una sua musica, e questo mi portasse a vedere il suo colore. Poi tempo fa ho letto una roba complessivamente abbastanza ardua sulla frequenza e le vibrazioni, e ho iniziato a rifletterci su. Senza capirci nulla, alla fine. Però. Io in effetti non vedo il colore della musica, ma dei suoni. Se sotto un certo punto di vista tutto ha un suono ci sta che per me tutto abbia un colore. Credo. Comunque, Zelig invece ne ha troppi. Anche se di base è verde bottiglia chiaro.

In questo momento, fuori dalla scena del delitto con quel qualcosa di strano in braccio, sembra verde bottiglia scuro.

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