Ashley Jennifer - Scandalosa Isabella by Ashley Jennifer

autore:Ashley Jennifer
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: Highland Pleasure 02
editore: Agartha
pubblicato: 2011-10-10T22:00:00+00:00

Mac odorava di pittura e sudore, la sua bocca la stava provocando, eccitando, sfidando. Era passato troppo, troppo tempo.

Mac si ritrasse, lo sguardo offuscato dalla passione. «Isabella...»

Era diverso dal Mac che l'aveva maliziosamente stuzzicata durante l'episodio della vasca da bagno, a Doncaster. Allora era stato vestito, aveva avuto perfettamente il controllo della situazione. Ora, invece, era nudo quanto lei ed erano in una situazione di parità. Erano di nuovo marito e moglie.

«Baciami» lo incitò.

«Non è quello che voglio.»

Isabella sbarrò gli occhi, sforzandosi di mantenere un tono disinvolto. «Ti sei davvero affezionato alla tua astinenza!»

Il sorriso che le rivolse avrebbe potuto sciogliere una montagna di ghiaccio. «Oh, no, mia cara. Io ti voglio. Voglio possederti per ore, per giorni, senza fermarmi mai. Ma voglio anche qualcos'altro.»

Isabella sfiorò l'ombra di barba sul suo mento, notando che quella mattina non si era rasato. «Me l'hai già detto. Ma tu vuoi tutto e subito. Non possiamo semplicemente prendere le cose come vengono?»

«Come vengono? Io sto sicuramente per venire.»

Isabella rise, al che Mac parve perdere del tutto il controllo. «Al diavolo!» Si alzò e la sollevò tra le braccia. «Questa poltrona è davvero scomoda.»

Isabella capì che non le avrebbe chiesto di andare in camera: sapeva che il tempo impiegato a scendere da basso avrebbe potuto consentire a entrambi di tornare in sé.

Invece Isabella non voleva tornare in sé. Non ancora.

Mac si sdraiò supino sulla chaise-longue, mettendosi Isabella in grembo. Stringendola tra le sue braccia forti, le tempestò la gola di baci, poi scese fino all'incavo dei seni.

Solleticata dai suoi capelli, Isabella chinò la testa per baciargli la sommità del capo.

Lui la tenne seduta sulle proprie cosce, mentre la sua prorompente erezione le premeva contro le natiche. Senza smettere di baciarla, le infilò le dita tra le gambe e, quando affondò il pollice nelle sue soffici profondità, sorrise esultante.

«Senza dubbio sei pronta.»

«Lo so.»

«Se non ti avrò subito potrei anche morire.»

Isabella gli si rigirò tra le braccia, portandosi a cavalcioni su di lui. «Non so se ce la farò» gli confessò poi. «È passato tanto tempo.»

«Queste non sono cose che si dimenticano, amore mio.»

Isabella restò stupita dal senso di panico che l'aveva inaspettatamente pervasa.

«Se vuoi che mi fermi...» iniziò lui.

Era un'offerta generosa. Isabella sapeva quanto gli sarebbe costato smettere proprio sul più bello, ma era disposto a farlo, se lei gliel'avesse chiesto.

Gli prese il viso tra le mani e lo baciò a lungo. «Non voglio fermarmi» rispose. «Voglio che succeda.»

Gli occhi di Mac si velarono di passione, facendosi quasi neri. La baciò e riprese a insinuare le dita in lei, facendole al contempo sentire la pressione del proprio membro.

«Sei pronta?» le chiese.

Isabella annuì, ancora nervosa.

Continuando a baciarla, Mac la sollevò, facendola calare lentamente su di sé e tenendola per i fianchi nel penetrarla.

Sentendolo finalmente dentro di sé, Isabella sgranò gli occhi, sopraffatta da quella sensazione nuova e familiare al tempo stesso.

«Sei molto tesa» osservò lui. «Perché?»

«Perché finora ho vissuto come una monaca.»

«E io ho vissuto come un monaco. Dunque abbiamo appena infranto i nostri voti.»

Isabella rise, ma poi ansimò quando Mac la penetrò completamente.

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