Ashley Kristen - Rock Chick 02 - 2011 - Dimmi che ci sei by Kristen Ashley

autore:Kristen Ashley [Ashley Kristen]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General
ISBN: 9788822714718
Google: JFTrswEACAAJ
Amazon: 8822714717
editore: Newton Compton
pubblicato: 2018-01-14T23:00:00+00:00

Capitolo 13

Sono fuori a prendere il caffè e la colazione

Mi sono svegliata nel letto di Eddie, da sola.

Mi sono sollevata e ho guardato il suo lato del letto. Era venuto a dormire con me, mi si era messo di fronte e mi aveva tenuto tra le braccia finché ero riuscita ad addormentarmi. E adesso se n’era andato. Sul suo cuscino c’era soltanto un biglietto, con accanto uno spazzolino nuovo ancora nella sua confezione.

Ho afferrato il biglietto.

Sono fuori a prendere il caffè e la colazione, era tutto ciò che diceva.

Sono scesa dal letto e sono entrata in bagno. C’erano una vasca con i piedini e un lavabo; le piastrelle erano nuove, ma le pareti dovevano essere ridipinte. Ho frugato nell’armadietto dei medicinali e ho trovato il dentifricio; mi sono lavata i denti e ho tolto dal viso i residui orrendi di trucco con il sapone per le mani. La pelle del mio viso subito ha gridato il suo bisogno di essere idratata. Ma avrebbe dovuto aspettare.

Sono andata in cucina a prendere il cellulare per chiamare mia madre, e l’ho sentito suonare. Allora, l’ho sfilato dalla borsa e ho visto che c’erano ben tre sms e quattro messaggi vocali.

Ho fissato il telefono. Non ero mai stata tanto richiesta.

Il primo sms era di Indy: Mandami un messaggio, fammi sapere se stai bene.

Il secondo di Tod e Stevie: Siamo Tod e Stevie, grazie per la serata emozionante. Rivediamoci per un cocktail, ma non portare gente armata, baci.

Il terzo di Ally: La prossima volta non andare da sola. Ricorda, ti guardiamo le spalle.

Mi sono salite le lacrime agli occhi dopo aver letto il messaggio di Ally, ma ho fatto un bel respiro e le ho soffocate.

Era il momento dei messaggi vocali.

Il primo era di Tex: «E che cazzo, mattacchiona! Mi sembrava di averti detto che sono la tua guardia del corpo! Ho fatto casino una volta e mi tagli fuori?», e poi riattaccava.

Ho cambiato bruscamente umore e sono scoppiata a ridere sentendo le parole di Tex.

Il secondo messaggio era di Daisy: «Mi ha dato il tuo numero Indy. Pensa che non ci siano problemi. Non dico niente a Marcus, dolcezza, solo perché me l’hai chiesto tu, ma credo che dovremmo parlare. Noi ragazze dobbiamo stare unite. Chiamami», dettava poi il suo numero di telefono.

Era premurosa e dolce, eppure sempre inquietante.

Il terzo messaggio, Indy: «Lee mi ha detto che Eddie si sta prendendo cura di te. Chiamami, tesoro. Voglio sapere se stai bene».

Il quarto messaggio era di Duke. Aveva iniziato a parlare prima del segnale acustico, perciò mi ero persa le prime parole: «…questa merda, ragazza mia. Dolores dice di portare qui tua madre e di stare con noi a Evergreen. Viviamo in un posto isolato e Tex può sistemare qualche mina qui attorno. Pensaci su», e poi riattaccava.

Ho appoggiato un fianco al bancone della cucina. La strana sensazione di calore non mi sembrava più tanto strana. Avevo capito che era suscitata da quelle mani tese di cui parlava Eddie. Ho fatto un bel respiro perché

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