Aspettando Godot by Samuel Beckett

Aspettando Godot by Samuel Beckett

autore:Samuel Beckett
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
editore: Giulio Einaudi Editore
pubblicato: 1967-12-31T23:00:00+00:00


Vladimiro. Ha trovato.

Pozzo. Adesso vi spiego come funziona.

Estragone. Come funziona cosa?

Pozzo. Ora vedrete. Ma è difficile a dirsi.

Vladimiro. E lei non lo dica.

Pozzo. Oh! Non abbiate paura, ci arriverò. Ma voglio essere breve: si sta facendo tardi. E ditemelo voi, come si fa a essere brevi e al tempo stesso chiari. Lasciatemi riflettere.

Estragone. Provi a essere lungo, ci vorrà meno tempo.

Pozzo (che ha finito di riflettere). Così mi sembra che vada. Ecco, vedete, delle due l’una.

Estragone. Ma questo è in delirio.

Pozzo. O gli chiedo qualcosa, per esempio ballare, cantare, pensare…

Vladimiro. Va bene, va bene, abbiamo capito.

Pozzo. Oppure non gli chiedo niente. Bene. Non interrompetemi. Poniamo che io gli chieda di… ballare, per esempio. Che cosa succede in questo caso?

Estragone. Che lui si mette a fischiare.

Pozzo (offeso). Non dico più niente.

Vladimiro. La prego, continui.

Pozzo. Mi interrompete continuamente.

Vladimiro. Continui, continui, è appassionante.

Pozzo. Un po’ più d’insistenza.

Estragone (con le mani giunte). La supplico, signore, continui la sua relazione.

Pozzo. A che punto ero arrivato?

Vladimiro. Lei gli chiede di ballare.

Estragone. Di cantare.

Pozzo. Ecco, gli chiedo di cantare. Che cosa succede allora? O lui si mette a cantare come gli avevo detto io; oppure invece di cantare, come gli avevo detto, si mette a ballare, per esempio. O a pensare, o a…

Vladimiro. Capito, capito, prosegua.

Estragone. Basta!

Vladimiro. Eppure stasera fa tutto quel che lei gli chiede.

Pozzo. Lo fa per commuovermi, perché lo tenga al mio servizio.

Estragone. Queste sono tutte balle.

Vladimiro. Non è detto.

Estragone. Tra due minuti, ci dirà che non c’era una parola di vero in quel che ha detto.

Vladimiro (a Pozzo). E lei non protesta nemmeno?

Pozzo. Sono stanco. (Silenzio).

Estragone. Non succede niente, nessuno viene, nessuno va, è terribile.

Vladimiro (a Pozzo). Gli dica di pensare.

Pozzo. Dategli il suo cappello.

Vladimiro. Il suo cappello?

Pozzo. Non può pensare senza cappello.

Vladimiro (a Estragone). Dagli il suo cappello.

Estragone. Io? Dopo lo scherzo che m’ha fatto? Neanche per idea!

Vladimiro. E allora glielo do io. (Non si muove).

Estragone. Se lo vada a a prendere lui.

Pozzo. È meglio darglielo.

Vladimiro. Ora glielo do io.



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