Audaci Fantasie by Gena Showalter

Audaci Fantasie by Gena Showalter

autore:Gena Showalter [Showalter, Gena]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Erotico
ISBN: 9788861836242
editore: Harlequin Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


È di te che mi preoccupo.

Mentre Jillian si preparava per la serata, quelle parole continuavano a risuonarle nelle orecchie. Non c’era motivo di preoccuparsi, se la sarebbe cavata alla grande. Bastava solo tenere sotto controllo gli ormoni.

Decisa a levarsi Marcus dalla mente, ripensò al cliente dell’incarico di quella sera. Un uomo di trentatré anni, sposato da meno di un anno, aveva trovato diversi numeri telefonici nella borsetta di sua moglie, che non erano stati scritti da lei. Temeva che flirtasse con altri uomini.

Quella sera la moglie doveva partecipare a un karaoke al Mary’s Bad Idea, un locale a pochi chilometri dalla casa di Jillian.

Lei doveva limitarsi ad andare al bar e a osservare la scena, senza parlare con nessuno e senza sparire dalla vista di Marcus. Poteva avvicinarsi a lui solo se le avesse fatto un cenno.

Marcus glielo aveva comunicato con un post-it attaccato nella cartellina. Tipico messaggio sciovinista. L’aiutò a dimenticare la tregua che avevano concordato a pranzo. Una tregua che l’aveva spaventata, perché lo rendeva ancora più seducente.

Non voleva farsi sedurre da quell’uomo. Non voleva ricordare i loro baci appassionati. Non voleva rendersi ridicola.

Con un sospiro, prese un vestito dall’armadio. Nero. Perfetto. Non troppo vistoso, sufficientemente sexy.

Lo indossò, si pettinò i riccioli e si infilò gli stivali. Sulla spallina destra attaccò un fiore argentato: la videocamera con cui avrebbe filmato le scappatelle della sera e gli errori di Marcus.

Quando ebbe terminato, si guardò allo specchio. Non male. Si chiese come fosse la moglie di Marcus. Era bionda? Aveva i capelli rossi come Georgia? Era senz’altro bellissima. Un uomo come lui voleva una dea al suo fianco. L’aveva amata?

Si lasciò trascinare da quei pensieri e finì per domandarsi se avessero divorziato per colpa di lei o di Marcus. Lo aveva forse tradito? Chi era capace di tradire un uomo con il suo fascino? Forse era stato lui a tradirla. D’altronde era un maiale.

L’orologio batté l’ora, impedendole di trarre conclusioni velenose. Se non aveva divorziato per colpa sua, era costretta ad ammettere che era una brava persona. Raccolse le chiavi e la borsetta. In quel momento, squillò il telefono. Corse in camera da letto e vide la luce della segreteria che lampeggiava. Era il messaggio che le aveva lasciato suo padre la sera prima. Chiamami, per favore. Mi manchi. Non lo aveva ancora cancellato.

Vide che la chiamata proveniva da Evelyn Greene. Era arrivato il momento di sentire in prima persona le disavventure romantiche della madre. Non aveva tempo, ma rispose lo stesso. Altrimenti l’avrebbe chiamata sul cellulare tutta la sera.

Cercò di rispondere in tono allegro. «Ciao, mamma. Come stai?»

«Ciao, tesoro. Sto benissimo. Mi mancavi e volevo sentire la voce della mia bambina. Come stai?»

Bene, niente fidanzati. Non era sorpresa. Sua madre si lamentava solo con Brent e Brittany, mentre a Jillian mostrava sempre il suo lato felice. Tutti e quattro insieme avevano passato innumerevoli ore dalla psicologa per imparare a gestire la situazione. E Jillian odiava quel tono felice assolutamente fasullo.

«Sto bene» rispose, disonesta pure lei. A propria difesa si



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