Banks Maya - 2010 - Tradimenti Passati by Banks Maya

autore:Banks Maya [Banks Maya]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Quella notte, mentre si metteva la camicia da notte, Chrysander apparve dietro lei e la prese per

la vita, appoggiando le mani sul suo ingrossato ventre.

—Ti preferisco nuda, pedhaki mou—mormorò, tirando della camicia da notte che si era messo.

Quelle parole, e quello gesto, svegliarono un ricordo distante. Per un momento, vide

un'immagine di Chrysander davanti a lei, guardandola, dicendo quelle stesse parole. Cercò di

ricordare più qualcosa, ma l'immagine sparì tanto rapido come era apparso.

La camicia da notte cadde ai suoi piedi e Marley rimase immobile, un po' insicura e timida

stando solo con le mutandine. Sentì un brivido quando Chrysander girò a mettere le mani nel suo

addome, lasciandoli cadere dopo verso l'alto per accarezzare i suoi petti. E tremò di forma

incontrollabile mentre accarezzava i suoi capezzoli col tuorlo del pollice.

—Ti auguro—disse con voce roca—. Sei tanto preziosa, agape mou. Vedono al letto con me.

Era tanto facile dimenticare i suoi dubbi ed insicurezze nel rifugio delle sue braccia. Quando

facevano l'amore collegavano completamente. Non c'era più barriere, né momenti scomodi, né

freddezza alcuna. Viveva per quelli momenti, quando le faceva sua, quando gli dimostrava con gesti

quello che non sembrava capace di dimostrargli con parole.

—Baciami—sussurrò.

Lasciando scappare un gemito roco, Chrysander la prese in braccia e catturò le sue labbra. I suoi

movimenti erano impazienti quella notte, come se non potesse sperare di possederla.

La portò al letto e, senza smettere di baciarla, tolse i vestiti a tirate con mani tremanti.

—Fammi l'amore, Chrysander—ella bisbigliò.

Le labbra di Chrysander andarono della sua bocca al suo collo e dopo ai suoi petti per tirare di

un capezzolo con le labbra, la sfregatura della sua lingua nella punta inviando onde di piacere per

tutto il suo corpo.

Marley vedeva la sua oscura testa muovendosi verso il basso ed allora, improvvisamente, prese

il suo monte di Venere tra le mani con una riverenza che l'emozionò. E mise la bocca nel suo stomaco,

depositando in lui un bacio soave come la sfregatura di una tenda di seta…

Se potessero stare sempre così… senza parole, senza difese, sentendosi amata. Senza barriere,

senza segreti.

Marley lasciò scappare un gemito quando egli separò le sue gambe con un ginocchio ed inclinò

la testa per accarezzarla con la bocca.

—Chrysander…—mormorò, mentre egli leccava il bocciolo nascosto.

—Sai tanto dolce, agape mou.

Quindi si impiegò sopra e, a poco a poco, scivolò dentro lei. Chiudendo gli occhi, Marley mosse

la mano per accarezzare la sua schiena, divorandosi un gemito quando si seppellì più profondamente

che mai.

—Dammi il tuo piacere—mormorò sulla sua bocca—. Solo a me.

Ella si incurvò, diventando tesa davanti alle prime convulsioni dell'orgasmo. Quando arrivò alla

fine, Chrysander la strinse contro il suo petto con forza, lasciando cadere una mano per i suoi fianchi.

—Non mi stanco di te—ammise, con un tono che suonava stranamente vulnerabile.

Ma la guardava con un'espressione feroce, ombrosità. E dopo incominciò a muoversi più in

fretta, con più urgenza, portandola ad un precipizio dove ella galleggiava, felice.

Così incominciò la notte. Appena era sceso dal cielo quando Chrysander incominciò a fargli

l'amore di nuovo. L'amava senza riposo, in maniera insaziabile, come un uomo posseduto fino a che,

poco prima di alba, i due rimasero addormentati.

E benché Marley fosse euforico dopo quella notte, il suo sonno non era tranquillo.

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