Benito Mussolini. Il Duce e la sua storia (Le figure del fascismo) by Riccardo Allegri

Benito Mussolini. Il Duce e la sua storia (Le figure del fascismo) by Riccardo Allegri

autore:Riccardo Allegri [Allegri, Riccardo]
La lingua: it
Format: mobi
Tags: storia d'Italia, fascismo, Ventennio
ISBN: 9788865741191
editore: Area51 Publishing
pubblicato: 2013-11-20T23:00:00+00:00


RIFORME FASCISTE

Nel 1925, a pochi mesi dall’instaurazione della dittatura, Mussolini cominciò a mettere in atto il suo programma politico. Varò alcune riforme sociali e cominciò la Battaglia del Grano. Voleva rendere l’Italia autosufficiente dal punto di vista cerealicolo. L’importazione di cereali dall’estero era infatti una delle principali cause dei deficit nella bilancia dei pagamenti e rendeva, a suo avviso, debole il Paese. Faceva sì che fosse ricattabile dalle nazioni esportatrici.

Il successo di questa prima politica autarchica fu parziale. Certamente la produzione agricola aumentò ma si verificò un calo nell’esportazione dei prodotti per cui l’Italia era famosa nel mondo, a causa della conversione di molte colture a cereali.

Nello stesso periodo, Mussolini cominciò a lavorare ai progetti di bonifica di molte zone d’Italia. La cosa, secondo lui, aveva molti vantaggi, ed era da tempo che accarezzava quell’idea. Se fosse riuscito a portare a compimento quest’opera, ne era certo, avrebbe procurato un grande beneficio per il Paese. I lavori avrebbero richiesto manodopera a volontà, facendo sì che la disoccupazione diminuisse. Una volta terminati, poi, molti terreni fertili sarebbero diventati disponibili e molte malattie derivanti dall’ambiente malsano della palude sarebbero state debellate. In generale, considerava, le condizioni di vita di una vasta fetta della popolazione sarebbero sensibilmente migliorate.

Nel 1925 Mussolini diede avvio anche alla sua personalissima lotta alla mafia, senza però raggiungere i successi sperati. Inferse poi il colpo definitivo alle milizie ottenendo, all’ultimo Congresso del Partito Nazionale Fascista, che cessassero gli atti di violenza. I quali, però, non terminarono mai del tutto.

Mussolini aveva problemi soprattutto al sud, ma anche al nord le cose non filavano lisce. Il sogno che lo guidava negli ultimi anni era quello di una patria unita, forte e indipendente da qualunque Paese, superiore a ogni ricatto che provenisse dall’estero. Aveva in mente una grande Italia. Ma la popolazione dell’Alto Adige sembrava piuttosto restia all’integrazione, anche solo linguistica, con il resto della penisola. Le misure che Benito prese per italianizzare la zona furono piuttosto drastiche e andarono a deteriorare i suoi rapporti con l’Austria. A questi problemi fece da contrappeso il trattato firmato con la Iugoslavia per definire una volta per tutte i confini tra i due Paesi in Dalmazia.



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