Bertola Stefania - 2002 - Aspirapolvere di stelle by Bertola Stefania

autore:Bertola Stefania [Bertola Stefania]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, Romance, Erotica
ISBN: 9788850246946
Google: HBNGDgAAQBAJ
editore: Tea
pubblicato: 2017-03-14T23:00:00+00:00

GIOVEDÌ 14 DICEMBRE

Peccato, l’ardito suggerimento di Filippo andò del tutto perduto per quelle due anime semplici. Arianna e Ginevra non immaginarono neanche vagamente eleganti combinazioni a tre fra le lenzuola, e il martedì mattina si erano ritrovate in agenzia perplesse e offese.

«Eccoti la tua molletta» aveva ringhiato Arianna, piantandola in mano a Ginevra.

«Ah... sì... io devo avere da qualche parte un tuo orecchino...» aveva strascicato Ginevra. «Secondo me, ci prende in giro».

«Ma va’?» Arianna si sentiva acida.

«Tu ci sei già andata proprio, con lui?» aveva chiesto Ginevra, fingendo di sfogliare un catalogo di sementi.

«Sesso, vuoi dire? Mmm... e tu?»

«Io? Be’...» Ginevra sospirò.

A quel punto, nessuna delle due sapeva se l’altra ci era andata, e non era neanche più possibile, in base alle leggi della discrezione, indagare oltre.

Nel dubbio, avevano deciso che Filippo andava punito, e per un paio di giorni si erano presentate a Villa Verbena ammantate di una indifferente freddezza che sconfinava con la fredda indifferenza. L’effetto fu un pochino rovinato dal fatto che Filippo non si fece mai vedere, se non in brevissime comparse del tutto innocenti, stile ‘Potresti per caso farmi un caffè?’ Sembrava che l’orologio del tempo si fosse riavvolto come una videocassetta fino ai primi giorni della sua permanenza in città. Il vero guaio, però, era che sia Arianna che Ginevra baravano. Con la bella testardaggine che distingue le ragazze, ciascuna delle due aveva privatamente stabilito che non era affatto detta l’ultima parola. Ginevra era convinta che solo un percorso accidentatissimo le avrebbe permesso di raggiungere la felicità senza sentirsi in colpa per aver dimenticato Fabrizio. C’è da dire che era andata a scuola dalle suore fino a quattordici anni, e non erano suore di quelle che cantavano con la chitarra e facevano i dischi. Erano suore che attaccavano in aula quadretti in cui la parola ‘Mortificazione’ era ricamata tra le viole. Il concetto base instillato nell’attiva coscienza di Ginevra era pressappoco questo: ogni piacere lo pagherai con due dispiaceri, ogni gioia con due dolori, un giorno bello non è mai gratis, se sei felice attenta perché di sicuro non te lo meriti e comunque c’è qualcun altro che è infelice e perché lui e non tu e quindi insomma, mettila come vuoi, la pagherai. Quindi, questo errabondare tra sesso e tormento le sembrava la strada logica per giungere al bene supremo: finire su ‘Scoop’ accanto a Filippo, con la didascalia «Lo scrittore che seduce ha trovato il vero amore».

In quanto ad Arianna, lei era semplicemente ostinata. Aveva deciso di tradire Nicola con Filippo Corelli e lo avrebbe fatto, punto e basta. Finora aveva avuto solo baci, qualche carezza spinta e giochi di prestigio, e non avrebbe mollato finché la faccenda non fosse giunta a conclusione, se no poi le sarebbe toccato ricominciare con un altro, e tutto il lavoro fatto fino a quel momento sarebbe stato vano. Il batticuore, la paura, le mezze bugie, il senso di colpa, tutto per niente? No, eh? Non aveva tempo da perdere, lei. Fra un anno il monolocale

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