Blood and Roses. Frattura by Callie Hart

autore:Callie Hart [Callie Hart]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Always Publishing
pubblicato: 2019-08-28T22:00:00+00:00

11

Arrivo al compound di Julio al tramonto. Da qualche parte della città, Rick sta aspettando che io gli dia delle direttive. Anche Michael, il mio uomo più fidato, è già qui. Sta tenendo d’occhio il compound per conto mio da quando ha appreso della presenza di Alexis. Questo posto è decisamente in mezzo al nulla. È fiancheggiato da un muro di cemento alto tre metri che circonda tutta la proprietà a eccezione dell’ingresso principale, chiuso da un cancello in ferro battuto dall’aspetto feroce e con in cima degli spuntoni impressionanti. Nessuno stronzo entra o esce da qui senza l’autorizzazione diretta di Julio, o almeno senza che lui lo sappia. Due guardie palestrate fumano degli spinelli vicino al cancello. Non appena accosto la Camaro lì davanti, mi guardano accigliati con i loro occhi scuri. Quando scendo dall’auto, afferrano le armi appese alla cintura.

«Torna indietro, hombre. Questi non sono i sobborghi. Non hai motivo di stare qui» mi dice quello basso e grasso. Io inarco un sopracciglio.

«Invece sì. Ho un biglietto aperto con Julio». L’altro uomo sputa a terra e poi inspira a fondo il fumo della canna. L’odore di marijuana si intensifica nell’aria notturna. «Stasera non abbiamo nessun bianco sulla lista degli ospiti, fratello. Devi andare a casa».

Cammino fino al cancello e premo la faccia tra le sbarre. «È meglio che ricontrolli la tua lista, fratello».

I due si guardano. Non sto guidando una Mercedes, quindi ovviamente non appartengo alla loro solita clientela. Anche la mia stazza non sembra favorirmi.

Dopo un minuto di tensione, durante il quale sosteniamo a vicenda i nostri sguardi, la guardia si volta con una smorfia di disapprovazione. Dandomi le spalle, si mette a confabulare in spagnolo con qualcuno tramite un piccolo walkie-talkie. Si gira rapidamente e con il mento indica qualcosa appeso in alto. «Sorridi per la telecamera, pendejo».

La vedo, montata alla mia destra nel punto in cui il muro fa angolo e permette alla telecamera di inquadrarmi completamente. Mi stampo in viso un ghigno falso, ampio e arrogante, e poi proseguo mostrando il medio.

Dal walkie-talkie, escono precipitose frasi in spagnolo; la voce è arrabbiata. Entrambe le facce delle guardie diventano di acciaio solido – mi dispiace, figli di puttana! – mentre mi aprono il cancello. Risalgo sulla Camaro e mi accerto di fargli finire in faccia la sabbia polverosa del deserto con una sgommata. Fuori dall’imponente edificio a un piano che si estende all’interno delle mura, una scura sagoma esile scende di corsa le scale per venirmi incontro. È una donna. Parcheggio e mi prendo un attimo per ripetere nella mente la scusa imbastita per giustificare la mia presenza: sono solo in cerca di un posto in cui trascorrere la notte. Charlie ne è al corrente.

In realtà Charlie non ha la minima idea che io sia qui. Cazzo, non ha la minima idea neanche che io abbia lasciato Seattle, o che abbia deciso di ignorare i suoi ordini di uccidere Rick come avrei dovuto fare. Il mio umore è più nero del nero davanti alla prospettiva che il vecchio possa aver spifferato alla polizia che sono stato io ad aver ammazzato Murphy.

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