Blood noir by Laurell K. Hamilton

Blood noir by Laurell K. Hamilton

autore:Laurell K. Hamilton
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
Tags: Horror, Fiction, ebook, General
ISBN: 9788842921288
editore: Nord
pubblicato: 2013-01-01T23:00:00+00:00


34

Fui costretta a fermarmi vicino alla chaise-longue perché sembrava che la scena fosse stata progettata ad arte. Tra i vestiti azzurri che coprivano il letto c’erano Jason e le donne, tutte delicate, bionde, con l’azzurro degli occhi incredibilmente accentuato da quello dei tessuti. Sembravano tutte sue cugine, o sue sorelle, e tutte erano sdraiate o sedute, senza fiato, come se avessero appena finito di fare qualcosa di faticoso. Quasi che fosse fuggita dal letto all’inizio del divertimento, Trish era in piedi a breve distanza, dietro una guardia del corpo che doveva essere Price, ovvero l’altra metà di Sanchez.

«Cosa stavate facendo?» chiesi. «Una battaglia di vestiti?»

«Sì.» Lisa scostò un gonfio indumento azzurro. «Saremo in grossi guai quando l’organizzatrice matrimoniale troverà gli abiti tanto sgualciti. Però è stato così bello!»

Trish si curvò a raccogliere un abito caduto sul pavimento. «Se li appendiamo subito, possiamo salvarli.»

Allora le donne sul letto cominciarono a raccogliere indumenti e a cercare grucce, tutte tranne una, che smontò dal letto per avvicinarsi a me. Era più alta delle altre, e anche di me, cioè almeno un metro e settantadue, sebbene avesse l’ossatura delicata che sembrava essere la norma per la popolazione locale. Indossava un vestito dalle spalline sottili, così aderente da evidenziare ogni muscolo e ogni curva, anche se non aveva abbastanza ciccia per avere vere e proprie curve. Il seno era piccolo e sodo; la muscolatura non era da palestra, a giudicare da come guizzava. Era dotata di un potenziale fisico che non si vedeva in molte donne.

«Anita, ti presento J.J.» Balzando letteralmente dal letto, Jason la prese per mano prima che mi raggiungesse. «Abbiamo studiato danza insieme per tutta la durata della scuola.»

Lo sguardo con cui J.J. mi scrutò non fu soltanto quello della ex ragazza che osserva la nuova. Non riuscii a interpretarlo del tutto, e questo m’inquietò. «Se non sbaglio, danzi ancora», dissi, mentre scambiava con me una bella stretta con la sua mano dalle unghie corte, nonostante la manicure perfetta, e quindi utili.

Mi sorrise timidamente, abbassando gli occhi a fissarmi attraverso le ciglia lunghissime, senza dubbio naturalmente dorate, altrimenti il mascara le avrebbe rovinate. «Si vede molto?»

«Sì.» Nel rispondere mi resi conto che non sembrava intenzionata a interrompere la stretta. Così fui costretta a ritirare la mano, e allora lei indugiò coi polpastrelli sul dorso, oltre che sul polso. Stava flirtando con me! Grandioso... Non avevo idea del motivo e non sapevo come reagire. Le donne mi confondono sempre quando ci provano con me. Se non sono troppo esplicite, posso ignorarlo; invece J.J., con la sua audacia, annunciò che non avrebbe esitato a essere esplicita. Guardai Jason come per chiedergli: Che cosa le hai detto di me?

Lui sostenne il mio sguardo, come se intendesse rispondere: Non è colpa mia. Poi si pose tra noi e mi abbracciò forte, sussurrandomi all’orecchio: «Non le ho detto che saresti stata interessata».

Lo disse chiaro e tondo, perciò gli credetti, eppure... Non sapendo ancora come comportarmi, feci come faccio sempre quando sono confusa, cioè cercai d’ignorare quella donna. Le altre mi furono d’aiuto chiedendo di essere presentate alla «ragazza di Jason».



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