Breviario mediterraneo by Predrag Matvejevic

Breviario mediterraneo by Predrag Matvejevic

autore:Predrag Matvejevic
La lingua: ita
Format: epub
editore: Garzanti
pubblicato: 2011-03-02T16:00:00+00:00


Al-Sharfi: la Kaaba al centro del mondo. Carta elaborata a Sfax (Tunisia) nel XVI secolo.

I cartografi arabi collocavano il sud sul lato superiore e il nord su quello inferiore, come si conviene alla loro visione del mondo. Disegnavano il meridiano principale presso la Mecca, come richiede la loro fede. Riportavano sulle carte sia Jedzudz sia Medzudz (i biblici Gog e Magog), come viene ordinato dal rigore della fede. Non rappresentavano invece i mostri marini, di cui neppure il Corano fa menzione. Ci sono stati fra gli Arabi dei valenti cartografi, ma non posso riportare qui tutti i loro nomi. Il più noto fra essi, Al-Idrisi, aveva due soprannomi: il Siciliano (Al-Sakali) in relazione all’isola dove si realizzò la sua opera, e il Cordovano (Al-Kortubi) dalla città dove aveva imparato l’arte sua; era nato nelle immediate vicinanze di Gibilterra, a Ceuta, che gli Arabi chiamavano Sebta. Sotto la protezione del re normanno Ruggero II a Palermo, nel XII secolo, disegnava e realizzava le carte per «divertimento e svago di chi ha intenzione di viaggiare per il mondo» (che è il sottotitolo del suo celebre Kitab), illustrò i suoi inviti al viaggio e li denominò «giardini della gioia»: si tratta dei più bei giardini arabi di cui siamo a conoscenza. Elaborò un’enorme carta geografica nota con il nome di «Tavola di Ruggero», tutta d’argento, lunga tre metri e mezzo, larga un metro e mezzo, che ben presto purtroppo si spezzò. Apparteneva in qualche modo a diverse culture, conosceva le fonti greche e quelle latine come altresì quelle provenienti dal Medio Oriente. Da Tolomeo desunse lo studio dei climi e a ognuno di essi assegnò un diverso colore: il cerchio mediterraneo era nella sua suddivisione il «quarto clima» nel quale dominano il colore verde, l’azzurro come il mare, il giallo come il deserto, il rosso dal tono chiarissimo a quello bruno, le tinte del sorgere e del calar del sole sul mare e sul deserto. L’oceano Atlantico lo colorò di scuro: gli Arabi lo chiamano il Mare delle Tenebre (Bahr al-Zulumat). Le carte di Al-Idrisi non sono forse pratiche, ma sono belle. Non hanno pari sul Mediterraneo medievale: la sua arte sembra essere mudéjar.



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