Brisbin Terri - Higlander Feuding 05 - 2018 - Una guaritrice per l'highlander by Brisbin Terri

autore:Brisbin Terri [Brisbin Terri]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, Historical, General
ISBN: 9788858999509
Google: tfCcDwAAQBAJ
Amazon: B07T13LNPT
editore: HarperCollins Italia
pubblicato: 2019-06-18T22:00:00+00:00

Davidh l'aveva osservata per un certo tempo prima che lei si accorgesse della sua presenza. L'esperienza gli aveva insegnato che ogni persona affrontava la morte e il pericolo in modo diverso e agiva di conseguenza.

Anna lo aveva stupito con il suo comportamento controllato, perfino dopo che il panico l'aveva attanagliata. Le donne che aveva visto in situazioni simili si erano abbandonate a una crisi isterica o si era chiuse in se stesse. Lei, per contro, aveva conservato la padronanza di sé, tornando al villaggio e attendendo ai suoi compiti quotidiani.

Mentre la stringeva contro di sé, Davidh comprese che una reazione poteva ancora verificarsi. A volte, questa veniva rinviata dalle proprie mansioni o dalla necessità. Lui, nondimeno, sapeva che il terrore avrebbe covato sotto la cenere e avrebbe finito per emergere in superficie.

Per il momento, però, l'avrebbe tenuta fra le braccia. Sorrise al di sopra della sua testa, riconoscendo e accettando il proprio comportamento egoistico. La teneva fra le braccia perché lo desiderava. Desiderava percepire il suo corpo contro il proprio. Desiderava accertarsi che stesse bene.

Sebbene, da quando l'aveva lasciata al cottage di Suisan, si fosse sforzato di separare il pensiero di lei dalle incombenze che doveva portare a termine, la sua mente non era stata occupata che da Anna Mackenzie. Lei sollevò il viso e lo fissò.

Non c'erano lacrime nei suoi occhi. Non aveva mai pianto durante tutta quella dura prova. E non lo stava facendo nemmeno in quel momento.

«Potrei abituarmi a questo con troppo facilità» bisbigliò Anna.

Quell'ammissione la stupì, dato che sgranò gli occhi e si mordicchiò il labbro inferiore, quasi si fosse accorta di aver detto troppo. Gli appoggiò la testa contro il petto, come aveva fatto durante la cavalcata.

«Sì.» Davidh annuì senza lasciarla andare, rendendosi conto che avrebbe potuto farlo anche lui. Nelle sue parole aveva percepito speranza, come aveva immaginato, o paura?

Anche se avrebbe voluto baciarla, si accontentò di tenerla fra le braccia. Se lei avesse alzato la testa e lo avesse fissato con quei suoi occhi verdi, lo avrebbe fatto. Per il momento, però, si limitò a gioire della sua vicinanza. Quando la porta della stanza più piccola si spalancò all'improvviso, balzarono indietro, allontanandosi l'uno dall'altra come se fossero stati sorpresi a compiere un atto scandaloso.

Iain fece passare lo sguardo da lui alla madre con un'espressione perspicace che indicava che sapeva benissimo che cos'aveva interrotto. A differenza di Colm, che possedeva tutta l'innocenza di un bambino di quell'età.

«La cena è quasi pronta» annunciò loro Anna. «Lavatevi e prendete il pane.»

Iain e Colm obbedirono all'istante. In un periodo di tempo così breve – all'incirca una settimana – avevano acquisito le abitudini di una famiglia ben organizzata. Anzi, se Davidh fosse stato onesto con se stesso, avrebbe ammesso che Colm era rifiorito.

Notò la disinvoltura con cui suo figlio si comportava con Anna. Le si avvicinò mentre lei rimescolava il contenuto della pentola, e le si strinse contro, chiedendole qualcosa. Lei gli accarezzò la testa e gli arruffò i capelli mentre rispondeva e assentiva. Il cuore prese a martellargli nel petto, traboccante sia di mestizia sia di comprensione.

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