Bristow Su - 2016 - Pelle di foca by Bristow Su

Bristow Su - 2016 - Pelle di foca by Bristow Su

autore:Bristow Su [Bristow Su]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Fairy Tales; Folk Tales; Legends & Mythology
ISBN: 9788833570952
Google: 67ihxgEACAAJ
editore: E/O
pubblicato: 2019-07-08T21:00:00+00:00


Donald portò le uova a sua zia, ma non si fermò da lei. Perché cercare compagnia quando aveva la possibilità di starsene per conto suo? Pensò alle pianticelle che non aveva finito di interrare, ma avrebbero resistito. Invece, si avviò verso le colline, lasciandosi alle spalle il villaggio e il sentiero e inerpicandosi tra le rocce quando il pendio si fece più ripido. Non era più stato da quelle parti dopo la venuta di Mairhi, e il cammino era difficile per lui, intralciato com’era dai postumi delle ferite. Le ossa erano quasi guarite, ma la caviglia era ancora rigida e quando raggiunse il luogo era quasi senza fiato. Non era la cima della collina, ma un piccolo anfiteatro poco più sotto; riparato dal vento, anche se quel giorno non c’era un filo d’aria, e pieno di alberi, come pecore che si stringevano tra loro per difendersi dal freddo.

Lassù, se ti sdraiavi sull’erba morbida sotto le betulle, non vedevi e non sentivi il mare. Il mondo si riduceva al turbinare degli insetti, al fruscio furtivo dei topi tra le foglie secche, ai sommessi richiami degli uccelli. Da piccolo Donald andava lì quando voleva saltare la scuola o evitare gli altri bambini. L’estate dopo la morte del padre ci era rimasto una settimana intera; dormiva su un giaciglio di erica al riparo delle rocce, accendeva un piccolo fuoco tra le pietre e rimaneva di veglia nelle interminabili notti estive in cui il sole quasi non si coricava. Quando finalmente era tornato a casa i suoi parenti gli avevano gridato contro, gli avevano detto che era cattivo ed egoista a far preoccupare così sua madre; ma lei si era limitata a mettergli davanti un piatto di cibo caldo e non gli aveva fatto domande. A quell’epoca Donald l’aveva semplicemente accettato, ma ripensandoci in quel momento capì che molto probabilmente Bridie aveva sempre saputo dove lui fosse, alla maniera in cui sembrava sapere tante cose. Sorrise a quel pensiero.

Un pettirosso lo aveva individuato, si era appollaiato su un ramo sopra la sua testa e lo stava fissando con un unico occhio scintillante.

«Non ho niente per te» disse Donald a bassa voce. Se Mairhi fosse stata con lui avrebbe cantato all’uccellino, e Donald le avrebbe indicato i punti in cui i topolini si erano scavati la tana nell’erba alta, la traccia di un tasso che si era strofinato contro un albero e le trappole di seta tessute dai ragni. Lei non era in grado di salire fin lassù: non adesso e neppure più avanti, quando avrebbe avuto un bambino tra le braccia. Donald ne sentiva la mancanza, e all’improvviso cadde in preda all’ansia e desiderò di essere a casa, ad aspettare le sue donne.

Qua e là tra l’erba spuntavano i fiori giallo chiaro della potentilla. Bridie ne usava le radici per preparare le medicine, ma in quel momento Donald non aveva tempo per raccoglierle, e nemmeno un attrezzo per scavare. Con cura colse un po’ di fiori e li infilò nel taschino della giacca, per mostrarli in seguito a Mairhi.



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