Brizzi Giovanni - 2007 - Scipione e Annibale: La guerra per salvare Roma (Italian Edition) by Brizzi Giovanni

Brizzi Giovanni - 2007 - Scipione e Annibale: La guerra per salvare Roma (Italian Edition) by Brizzi Giovanni

autore:Brizzi Giovanni [Brizzi Giovanni]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Economica Laterza
ISBN: 9788858117743
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2014-11-14T23:00:00+00:00


3. Il maestro e l’allievo

Passato il momento della lotta, per i due uomini che l’avevano così brillantemente sostenuta era venuto il momento della riflessione. All’andamento dello scontro Scipione avrebbe poi ripensato sovente. La storia celebra soprattutto i vincitori, e dunque i posteri – ne era, malgrado tutto, assolutamente sicuro; e ciò non poteva mancare di rallegrarlo – lo avrebbero ricordato come colui che aveva sconfitto Annibale. Eppure a Zama – doveva ammetterlo, almeno con sé stesso – era stato il Cartaginese a governare la battaglia. Lui... beh, lui si era lasciato docilmente trarre a seguirlo sul terreno che l’altro aveva scelto: poche mosse erano bastate a vanificare i suoi piani, permettendo al Barcide di sottrargli l’iniziativa e di confonderlo sul piano tattico. Solo la provvidenziale ricomparsa di Lelio e di Masinissa, che Annibale non poteva in alcun modo scongiurare, gli aveva concesso infine la vittoria; senza alcun suo merito, tuttavia, poiché – e questo non dovrebbe mai succedere, a un buon comandante – si era trovato a dipendere, per salvarsi, da un evento su cui non aveva contato affatto nel pianificare la battaglia e che si era, infine, verificato quasi suo malgrado. L’episodio decisivo della vita aveva dunque avuto, per lui, l’esito sperato, eppure la lezione subita aveva in qualche modo mitigato, se non incrinato, la fiducia incrollabile e un poco superba che Scipione nutriva nelle sue capacità; e anche questo era, senza dubbio, un insegnamento per il futuro. Forse – si diceva talvolta Publio – avrebbe voluto un’altra occasione di confrontarsi con il suo grande rivale. Non sarebbe certo caduto più – si diceva... – nelle stesse trappole. Ma poi rifletteva: forse, solo forse... Aveva infatti imparato a sue spese che il talento di Annibale era una riserva inesauribile di espedienti e risorse, e non poteva escludere che il grande Cartaginese sapesse trarne intuizioni nuove e sufficienti a beffarlo un’altra volta. Come Milone di Crotone, fiero della propria invincibilità davanti al mondo, aveva incontrato un giorno uno sconosciuto montanaro bruzio più forte di lui, così Publio si chiedeva se davvero quel Cartaginese, che pure egli aveva apparentemente sconfitto, non restasse, in realtà, il più grande di tutti i Maestri.

Quanto ad Annibale, negli anni successivi anch’egli sarebbe tornato sovente col pensiero agli sviluppi e all’esito di quella battaglia; e avrebbe confessato poi che, ove gli fosse stato chiesto di scegliere un solo episodio tra tanti da consegnare ai posteri, ove avesse dovuto indicare il suo capolavoro tattico, non avrebbe avuto dubbi di sorta a optare per Zama. Ben prima di essere costretto ad affrontare quell’ultimo scontro si era convinto, infatti, che tutti i generali tendevano, per una sorta di naturale inclinazione, a rimanere tenacemente attaccati ai criterî tattici da loro stessi concepiti e sperimentati con successo in battaglia; riteneva dunque che la capacità di rinnovarsi fosse la prerogativa che distingueva il genio militare dal comandante anche più capace ed esperto, quasi sempre vincolato ai precetti di una scuola, e dunque istintivamente devoto alle linee di una tradizione. Precisamente a questa



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.