Bushido by AA. VV

Bushido by AA. VV

autore:AA. VV. [Panatero, Pecunia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2018-12-13T23:00:00+00:00


Il nome che do alla Via della strategia è Niten Ichi-ryu, “Una scuola, due cieli”, e per la prima volta spiegherò in questo scritto la mia lunga esperienza nella Via. Sono Shinmen Musashi-no-kami Fujiwara-no-Genshin e sono un guerriero, nato nella provincia di Harima e la mia vita è giunta all’età di sessant’anni.

All’età di trent’anni ho riflettuto sulla mia esistenza e mi sono reso conto che le mie vittorie non derivavano dal conseguimento della padronanza della strategia: forse ero naturalmente versato per la Via, o forse era la volontà del cielo o forse ancora i miei avversari non erano abili.

Allora ho continuato a praticare, giorno e notte, per raggiungere una conoscenza più profonda. All’età di cinquant’anni ho realizzato l’essenza della Via della strategia.

Così, per scrivere questo libro, non mi ispiro agli scritti buddhisti o confuciani, né agli esempi antichi dell’arte militare. La notte del decimo giorno, del decimo mese, all’ora della Tigre, riflettendo il mio spirito nella luce della Via del cielo e di Kannon, prendo il pennello e comincio a scrivere.

La strategia è la Via dell’ordine dei guerrieri. Il comandante deve apprenderla, ma anche i soldati devono conoscerla.

Per quanto riguarda la Via, ciascuno pratica seguendo il proprio modo di pensare e la propria inclinazione, ma rari sono coloro che sono portati alla Via della strategia.

Per prima cosa, il guerriero deve intraprendere la “Via del pennello e della spada”, la letteratura e le arti marziali. Anche se non sei portato, dovrai dedicarti con tutto il tuo spirito.

La Via del guerriero è la ferma accettazione della morte.

Un guerriero che segue la Via deve fissare la mente nell’essenza della strategia e forgiare uno spirito invincibile e una volontà ferrea, manifestando questi suoi talenti in tutto ciò che compie. Un guerriero deve vincere contro un solo avversario o contro molti, per l’onore e la gloria del suo daimio e di se stesso. Questo equivale ad adempiere al proprio dovere nella Via della strategia.

Alcuni pensano che, anche se apprendono la Via della strategia, non l’applicheranno nella vita. Ma la vera Via della strategia è tale da poter essere applicata in qualunque momento e in qualunque circostanza.

In Cina e in Giappone chi pratica la Via della strategia viene chiamato maestro di combattimento e di arti marziali. Un guerriero non può evitare di applicarvisi.

Nei tempi antichi tra i Dieci Talenti e le Sette Arti, la strategia era inclusa come una pratica utile. L’arte della spada, in verità, non è limitata alla mera tecnica. Se ti limiti a maneggiare le armi, non potrai apprendere l’arte del combattimento. Un adepto di spada, se vuole essere un guerriero, non può trascurare i principi della Via della strategia. Ricorda il detto: “La strategia appresa male è causa di sventura”.

I guerrieri devono avere cura delle proprie armi, conoscerne la ricchezza e addestrarsi all’uso. Questa è la Via del guerriero. La mancanza di abilità nell’uso delle armi, l’incapacità di sfruttarne tutte le possibilità rivelano un guerriero superficiale e poco esperto.

Spiegherò la strategia comparandola alla via del carpentiere. La parola carpentiere (daiku) si scrive



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